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Appalti ad una ditta di un consigliere comunale (senza gara pubblica) a Pontecagnano: le opposizioni chiedono le dimissioni

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Comune di Pontecagnano Faiano
Comune di Pontecagnano Faiano

Appalti diretti alla ditta di un consigliere comunale senza gara pubblica a Pontecagnano Faiano. Le opposizioni insorgono: “Violazione delle regole, si dimetta subito”. Lo riporta SalernoToday.

Appalti ad una ditta di un consigliere comunale a Pontecagnano

Scoppia la polemica a Pontecagnano Faiano: i gruppi di opposizione in Consiglio Comunale hanno protocollato una mozione per contestare l’incompatibilità del consigliere Christian Di Chiara, capogruppo di Campania Libera, al centro di un caso legato ad affidamenti diretti concessi alla sua ditta individuale, “Di Chiara Revisioni”.

Secondo quanto riportato nella documentazione ufficiale, l’azienda di proprietà del consigliere avrebbe ricevuto, negli ultimi tre anni, incarichi esclusivi e senza gara per la revisione dei mezzi comunali. Le determine n. 1165 del 2023, n. 1142 e 1755 del 2024 e n. 1105 del 2025 attestano pagamenti pubblici in favore dell’impresa. Un’operazione che, secondo le opposizioni, violerebbe le norme del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL), in particolare gli articoli 63 e 78.

L’articolo 63 vieta espressamente ai consiglieri comunali di avere interessi diretti o indiretti in appalti o servizi con l’ente, mentre l’articolo 78 stabilisce l’impossibilità per gli amministratori di stipulare contratti di fornitura o appalto con il Comune in cui esercitano il proprio mandato. Tutti gli atti sono stati trasmessi all’ANAC, alla Procura regionale della Corte dei Conti e al Prefetto di Salerno, oltre che al Presidente del Consiglio Comunale e al Segretario Generale, per la valutazione dell’incompatibilità.

La presa di posizione

Decisa la presa di posizione delle opposizioni. I consiglieri Giuseppe Bisogno, Mariella dell’Angelo (Città Pubblica), Raffaele Silvestri (Fratelli d’Italia), Gianfranco Ferro (Forza Italia) e Donato Pierro (Legàti a Pontecagnano Faiano) parlano di “gravi violazioni” e invocano trasparenza:
“Non siamo davanti a una leggerezza, ma a un comportamento che calpesta le regole. Non è accettabile che chi ricopre un ruolo istituzionale riceva fondi pubblici attraverso la propria impresa”.

Nel mirino anche il sindaco: “Non può dichiararsi estraneo – accusano – Se ha taciuto, ha approvato. In entrambi i casi, è grave. L’amministrazione si è allontanata dai principi di legalità. Altro che casa di vetro: ormai è una casa di piombo, opaca e chiusa alla trasparenza”. I firmatari chiedono le dimissioni immediate del primo cittadino e auspicano una rapida convocazione del Consiglio Comunale per discutere la mozione di incompatibilità e un possibile voto di sfiducia all’intera maggioranza.

Pontecagnano Faiano

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