Ance Aies Salerno premia 270 imprese virtuose nel settore edilizio. Focus su legalità, sicurezza e contributi. Allarme Feneal Uil sul caro-materiali e rischi per cantieri e occupazione. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Edilizia, il piano Ance premia 270 imprese: regole, sicurezza e contributi al centro
Settecentotrentamila euro distribuiti dalla Cassa Edile, 270 aziende riconosciute e una platea crescente di imprese che scelgono di aderire a un modello improntato a legalità, sicurezza e corretto pagamento dei contributi. Sono i risultati del sistema di premialità promosso da Ance Aies Salerno insieme a Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, una buona pratica che anche quest’anno mette in evidenza chi opera nel comparto edilizio con trasparenza e responsabilità.
«Questi numeri – osserva Fabio Napoli, presidente di Ance Aies – ci incoraggiano a consolidare e perfezionare il progetto, frutto di una collaborazione efficace tra parte datoriale e rappresentanza sindacale. L’iniziativa premia le imprese che adottano comportamenti virtuosi, regolari nei versamenti contributivi e rispettose degli obblighi in materia di formazione e sicurezza». Per Napoli, incentivare il merito significa «sostenere un’economia sana, capace di generare fiducia e valore», riconoscendo anche il ruolo della Cassa Edile guidata da Valeria Rainone. L’obiettivo è attivare un circolo virtuoso che favorisca, tra le altre cose, l’occupazione giovanile e spinga il settore verso standard più elevati di legalità, sostenibilità e tutela dei lavoratori.
L’allarme sul caro-materiali
Parallelamente, la Feneal Uil Salerno – con la segretaria provinciale Patrizia Spinelli – richiama l’attenzione sull’aumento dei prezzi delle materie prime. «Secondo i dati della Cassa Edile – spiega – sono 3.767 le imprese registrate e oltre 18.400 i lavoratori impiegati nei cantieri della provincia: un dato che conferma il ruolo strategico dell’edilizia nell’economia locale». Una fase che la sindacalista definisce «delicata», al punto da mettere a rischio la stabilità occupazionale e il completamento di opere pubbliche cruciali. «In un territorio che vive in gran parte di edilizia, non possiamo permetterci né divisioni né silenzi».
Spinelli invita quindi il presidente Napoli a unire gli sforzi, rilanciando un appello comune per evidenziare le difficoltà di tutta la filiera. Sottolinea inoltre come molti interventi infrastrutturali siano determinanti per la qualità della vita dei cittadini: eventuali stop o rallentamenti comporterebbero perdita di posti di lavoro, impoverimento delle competenze, indebolimento dell’indotto e un ulteriore passo indietro sul piano economico e sociale.








