Come riportato dal quotidiano Il Mattino , il bilancio delle attività svolte dagli ambulatori infermieristici dell’Asl nel triennio compreso tra il 2021 e il 2024 evidenzia risultati significativi in termini di prestazioni erogate e pazienti assistiti. Nonostante il contesto complesso segnato dall’emergenza epidemiologica, il sistema degli ambulatori territoriali ha garantito complessivamente circa 70mila interventi infermieristici e la presa in carico di 4.176 pazienti affetti da patologie croniche.
Ambulatori infermieristici Asl, 70mila prestazioni in tre anni
I dati confermano il ruolo centrale dell’assistenza infermieristica ambulatoriale all’interno del modello di sanità territoriale, sia nella gestione continuativa dei pazienti cronici sia nell’orientamento appropriato dei cittadini all’accesso ai servizi sanitari. L’esperienza maturata negli ultimi anni dimostra la capacità degli infermieri di operare in autonomia organizzativa, ottimizzando le risorse disponibili e contribuendo alla sostenibilità del sistema sanitario locale.
L’attivazione degli ambulatori infermieristici rientra in una più ampia strategia di potenziamento dei servizi territoriali avviata dall’Asl, basata sulla sperimentazione di nuovi assetti organizzativi e sulla diversificazione delle modalità di assistenza. In questo quadro si inserisce la scelta di affidare la gestione ordinaria dei pazienti cronici a équipe infermieristiche dedicate, con l’obiettivo di garantire continuità assistenziale e ridurre il ricorso improprio alle strutture ospedaliere.
Un passaggio chiave è rappresentato dalla delibera aziendale n. 1222 del 29 luglio 2024, con la quale è stata formalmente istituita la rete infermieristica territoriale. Il provvedimento ha previsto l’apertura di ambulatori nei distretti sanitari di Nocera Inferiore, Scafati, Cava de’ Tirreni, Battipaglia, Buccino-Oliveto Citra-Eboli, Sapri-Caselle in Pittari, Salerno, Giffoni Valle Piana, Roccadaspide, Vallo della Lucania-Agropoli e Sala Consilina. A questa rete si è aggiunta, dal 16 ottobre, l’attivazione di un ulteriore ambulatorio nel distretto 71, con sede a Marina di Camerota.
Gli ambulatori garantiscono un’ampia gamma di prestazioni, tra cui terapie iniettive per via sottocutanea, intramuscolare ed endovenosa, infusioni farmacologiche (con esclusione dei chemioterapici antiblastici), rilevazione dei parametri vitali, controllo della glicemia capillare, medicazioni, rimozione dei punti di sutura, gestione delle stomie e dei drenaggi, posizionamento e controllo dei cateteri. È inoltre prevista un’attività strutturata di educazione sanitaria, che comprende l’istruzione alla corretta somministrazione delle terapie, alla gestione delle stomie, alla prevenzione delle lesioni cutanee croniche e alla promozione di stili di vita salutari, oltre a servizi di counseling e supporto informativo.
L’accesso dei pazienti cronici avviene attraverso segnalazione da parte delle strutture ospedaliere, dei servizi territoriali o dei medici di medicina generale, mediante apposita scheda e impegnativa. La presa in carico si sviluppa attraverso un processo assistenziale strutturato, che prevede la valutazione del bisogno con strumenti validati scientificamente e il monitoraggio dell’aderenza terapeutica.
Gli ambulatori sono stati impiegati anche per il potenziamento delle attività di screening del colon-retto. In questo ambito, l’offerta è stata rafforzata attraverso il reclutamento attivo della popolazione target tra i 50 e i 69 anni, con chiamate telefoniche effettuate da infermieri e operatori dedicati. Il modello adottato ha favorito inoltre l’integrazione con associazioni di cittadini e istituzioni locali, rafforzando le azioni di prevenzione e prossimità e avvicinando i servizi sanitari ai luoghi di residenza degli assistiti








