Nella mattinata odierna, i Carabinieri della Compagnia di Amalfi hanno notificato a un giovane residente del posto un provvedimento di Divieto di Accesso alle Aree Urbane (D.A.C.U.R.), comunemente noto come Daspo urbano, emesso ai sensi dell’articolo 13-bis del Decreto Legge 14/2017. Il provvedimento è stato adottato dal Questore di Salerno, su proposta dell’Arma locale, a seguito di un episodio recente che ha visto il giovane protagonista di una violenta aggressione stando a quanto riportato da quotidianocostiera.
Amalfi, notificato un provvedimento di Daspo urbano a un giovane
L’iniziativa si inserisce nel quadro delle misure di prevenzione volte a contrastare fenomeni di degrado urbano e a tutelare la sicurezza pubblica. Il Daspo urbano consente alle autorità di vietare l’accesso a specifiche aree cittadine a soggetti considerati socialmente pericolosi o responsabili di comportamenti incompatibili con le regole della convivenza civile.
Secondo quanto ricostruito dai militari, il destinatario del provvedimento si è reso protagonista di comportamenti reiterati e aggressivi, che nel tempo hanno evidenziato una persistente tendenza alla violazione delle norme di civile convivenza. L’episodio più grave, che ha determinato l’adozione del provvedimento, risale a poche settimane fa, quando il giovane è stato deferito all’Autorità Giudiziaria con l’accusa di lesioni personali.
L’aggressione, avvenuta nei pressi di un noto locale del centro storico di Amalfi, sarebbe scaturita per motivi futili, ma ha avuto un esito particolarmente violento, con lesioni riportate da un avventore. L’evento ha destato allarme nella comunità locale, inducendo le forze dell’ordine ad approfondire la posizione del giovane, già noto per altri comportamenti di disturbo dell’ordine pubblico.
Il provvedimento notificato prevede il divieto, per una durata di due anni, di accedere o stazionare nei pressi di pubblici esercizi e locali di intrattenimento – quali bar, pub e ristoranti – situati nel centro storico di Amalfi. La violazione del divieto comporterebbe ulteriori conseguenze di natura penale, in un’ottica di progressivo rafforzamento della tutela della sicurezza urbana.