I sindacati lanciano l’allarme per l’Aeroporto Costa d’Amalfi-Salerno. FILT-CGIL e FIT-CISL chiedono un tavolo tecnico urgente: traffico in crescita all’Aeroporto di Salerno, ma mancano collegamenti TPL e soluzioni infrastrutturali. Lo riporta SalernoNotizie.
Aeroporto Costa d’Amalfi, sindacati in allarme
FILT-CGIL e FIT-CISL lanciano l’allarme sulla mobilità e il trasporto pubblico locale a supporto dell’Aeroporto Costa d’Amalfi e Cilento. Nel primo trimestre 2025, lo scalo salernitano ha superato i 65mila passeggeri, un dato destinato a crescere anche a causa della prevista chiusura di Capodichino per 45 giorni, da gennaio 2026. Le sigle sindacali, rappresentate da Gianluca Pedrone (FILT-CGIL) e Mario Granozio (FIT-CISL), chiedono un tavolo tecnico urgente con il gestore aeroportuale per affrontare le criticità e potenziare l’intera rete di trasporti.
Il recente guasto al radar dell’aeroporto di Napoli, che ha causato il dirottamento di quasi 30 voli su Salerno, ha visto i lavoratori gestire oltre 3.200 passeggeri in un solo giorno. Un record che, se da un lato testimonia la professionalità degli addetti, dall’altro mette in luce la fragilità della rete di supporto.
«Senza un piano integrato tra aeroporto e trasporto pubblico locale rischiamo il caos operativo», avverte Diego Corace, segretario FIT-CISL. «Serve un coordinamento serio per evitare disservizi». Gerardo Arpino, segretario FILT-CGIL, aggiunge: «Non possiamo permettere che la mobilità regionale collassi. È necessario un intervento immediato per potenziare le flotte, garantire più corse e tutelare i lavoratori». Per i sindacati, l’aeroporto rappresenta un’opportunità strategica per il territorio, ma va gestito con lungimiranza. La richiesta è chiara: investire subito su infrastrutture, servizi e personale per sostenere la crescita e rendere lo scalo davvero competitivo.