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Aliberti: “A febbraio lascio la guida di Scafati”

Scafati processo sindaco Aliberti
Pasquale Aliberti
Scafati processo sindaco Aliberti

Nel corso di un’intervista rilasciata a L’ora della Sera, il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti ha annunciato l’intenzione di lasciare l’incarico entro febbraio, motivando la scelta con una combinazione di ragioni personali, difficoltà politiche e dinamiche interne alla maggioranza. Una decisione che, secondo le sue parole, non sarebbe direttamente collegata al risultato ottenuto dalla figlia Maria Rosaria alle recenti elezioni regionali, sebbene la competizione abbia rappresentato un ulteriore elemento di pressione nel contesto politico locale.

Scafati, il sindaco Aliberti annuncia le dimissioni

Aliberti ha spiegato di ritenere conclusa la propria esperienza amministrativa, citando la crescente fatica nel gestire una città complessa e le frizioni registrate negli ultimi mesi, sia all’interno della coalizione sia con le opposizioni. Ha definito “straordinario” il risultato ottenuto dalla figlia, terza tra i candidati di Forza Italia con oltre 7.000 preferenze, di cui circa 3.000 a Scafati, pur mancando l’elezione in Consiglio regionale per un margine di circa 1.300 voti. Il sindaco ha riconosciuto l’impegno della giovane candidata e attribuito la mancata affermazione a logiche di partito che, a suo avviso, avrebbero penalizzato il lavoro svolto sul territorio.

Nel commentare l’esito complessivo delle regionali, Aliberti ha evidenziato la solidità del centrosinistra, definito come una coalizione radicata e dotata di una classe dirigente ampia e organizzata. Ha aggiunto che il rappresentante eletto per Forza Italia in provincia di Salerno avrà il compito di rafforzare il partito in vista delle prossime sfide amministrative, per evitare nuove battute d’arresto nonostante il lavoro svolto nella fase di composizione delle liste.

Sulla forte astensione, Aliberti ha richiamato la distanza tra cittadini e istituzioni, legandola alla difficoltà della politica nel fornire risposte concrete ai problemi quotidiani. Ha individuato nella frammentazione della classe dirigente e nella mancanza di riferimenti credibili una delle principali cause del calo di partecipazione.

Tornando alle dinamiche locali, il sindaco ha affrontato il tema delle critiche al programma natalizio e quello annoso degli allagamenti, rivendicando gli interventi avviati sulla rete fognaria e le battaglie istituzionali per i progetti di messa in sicurezza idraulica. Ha inoltre ricordato le opere realizzate nelle contrade, dalle asfaltature ai sottoservizi, e illustrato gli obiettivi del nuovo piano urbanistico comunale.

Sul capitolo sicurezza, Aliberti ha manifestato preoccupazione per la riduzione del personale dell’Arma sul territorio, sottolineando le difficoltà operative della tenenza locale e rimarcando i limiti delle competenze comunali in materia di ordine pubblico. Secondo il sindaco, il tema va inserito in un quadro nazionale più ampio, segnato da carenze strutturali che incidono anche sulla realtà scafatese.

Il passaggio di consegne, ha infine lasciato intendere Aliberti, dovrà avvenire in un clima di responsabilità istituzionale, mentre la città si prepara ad affrontare una fase di transizione che potrebbe aprire nuovi scenari politici nelle prossime settimane.

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