Alcol ai minorenni nel centro storico di Salerno: la Polizia di Stato della Questura locale hanno chiuso un bar mentre i gestori sono stati denunciati. Proseguono senza sosta i controlli sulla movida. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Alcol ai minorenni, bar chiuso nel centro storico di Salerno
Non si arrestano le verifiche della Polizia di Stato di Salerno sulla movida cittadina, con particolare attenzione ai giovani e alla vendita illegale di alcolici ai minorenni. Un fenomeno preoccupante che, ogni fine settimana, porta al pronto soccorso del Policlinico “Ruggi” di Salerno numerosi adolescenti in stato di coma etilico.
A coordinare l’azione è il questore Giancarlo Conticchio, che ha deciso di rafforzare il monitoraggio in risposta alle continue segnalazioni. Solo nell’ultimo weekend, l’attività di controllo ha portato alla denuncia di diversi titolari di esercizi commerciali e alla chiusura temporanea di un locale molto frequentato nel centro storico, già noto alle forze dell’ordine e più volte segnalato dai genitori degli stessi ragazzi.
Durante l’ispezione, gli agenti hanno rilevato violazioni alle condizioni previste dalle licenze commerciali e la somministrazione di alcolici a minorenni, in particolare a due ragazzi di età inferiore ai 16 anni. Il bar è stato chiuso per 15 giorni per motivi di ordine e sicurezza pubblica.
L’appello del questore
Il questore Conticchio lancia un messaggio chiaro ai genitori: «È fondamentale prestare attenzione ai propri figli quando rientrano a casa e verificare se hanno assunto alcol. Serve maggiore vigilanza da parte delle famiglie». Non manca un richiamo anche ai gestori dei locali: «Molti continuano a non controllare l’età dei clienti. Continueremo con ispezioni costanti per contrastare questa pericolosa abitudine».
L’alcol low cost e il rischio per i giovanissimi
Secondo quanto riferito alla polizia da numerosi genitori, alcuni locali propongono offerte pensate proprio per attrarre i più giovani: cicchetti a uno o due euro, drink serviti in bicchieri da caffè, alcol a basso costo per stimolare il consumo durante il weekend.
Le segnalazioni conducono spesso agli stessi esercizi commerciali, dove le violazioni si ripetono nonostante i precedenti interventi delle forze dell’ordine. La situazione è monitorata anche dalla Procura della Repubblica per i Minorenni, preoccupata per il numero crescente di adolescenti soccorsi dal 118 e accompagnati in ospedale, salvo poi rifiutare il ricovero una volta ripresisi.
Il profilo del consumatore: tra i 13 e i 18 anni, birra in mano e nessun controllo
Il profilo del giovane consumatore è ormai chiaro: ha tra i 13 e i 18 anni, frequenta zone specifiche del centro storico, beve birra o superalcolici da bicchieri di plastica, spesso acquistati anche tramite amici maggiorenni nei supermercati. Le bevute si consumano in strada, sul lungomare o seduti sui gradini, spesso a stomaco vuoto. Gli effetti non si fanno attendere, con malori frequenti e amici pronti ad aiutare ma anche a coprire per evitare conseguenze familiari o legali.