Una decisione urgente e destinata a far discutere: il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania – sezione di Salerno – ha sospeso l’ordinanza con cui il Comune di Agropoli aveva disposto la chiusura immediata di un centro di accoglienza straordinaria situato in località Morio Alto. Il decreto, firmato il 5 dicembre 2025 dal Presidente Nicola Durante, accoglie la richiesta presentata dalla società gestrice Ermes Accoglienza S.r.l.
Il provvedimento comunale contestato
L’ordinanza del 3 dicembre imponeva alla società non solo la demolizione di alcune opere ritenute irregolari, ma anche la cessazione dell’utilizzo dell’immobile come struttura collettiva. Una disposizione che, di fatto, avrebbe comportato l’interruzione immediata dell’attività di accoglienza.
Ermes Accoglienza, rappresentata dagli avvocati Simona Corradino e Francesco Lanocita, ha impugnato l’atto chiedendone l’annullamento urgente, ritenendo illegittimi tutti i passaggi amministrativi che avevano portato alla diffida.
Il nodo centrale: la tutela dei 47 migranti ospitati
La motivazione che ha convinto il TAR a intervenire rapidamente riguarda il rischio umanitario. Nel decreto si legge che l’esecuzione immediata dello sgombero non avrebbe permesso di garantire un’alternativa ai 47 richiedenti asilo attualmente ospitati nel CAS.
Il giudice evidenzia che la chiusura repentina della struttura avrebbe esposto queste persone a una situazione di grave vulnerabilità, lasciandole senza un luogo sicuro dove vivere in attesa delle procedure di protezione internazionale.
Sospensione immediata e attesa della camera di consiglio
Il TAR ha quindi concesso la misura cautelare monocratica, sospendendo gli effetti dell’ordinanza comunale. La questione verrà ora affrontata in sede collegiale nella camera di consiglio fissata per l’8 gennaio 2026, quando il tribunale si esprimerà nel merito.
Nel frattempo, il centro potrà continuare a funzionare regolarmente, garantendo ospitalità e assistenza alle persone presenti.








