La Procura di Vallo della Lucania ha chiesto il processo per 37 indagati nell’ambito della maxi truffa sul “bonus facciate” da 12 milioni di euro scoperta a Agropoli. Udienza preliminare fissata a settembre. Lo riporta InfoCilento.
Agropoli, maxi truffa del bonus facciate: processo per 37 imputati
La Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per 37 persone fisiche e 11 società coinvolte nell’inchiesta “Facciate d’Oro”, una vasta truffa da 12 milioni di euro legata al cosiddetto “bonus facciate”. L’indagine, partita nell’ottobre 2023 sotto la direzione del pm Antonio Pizzi e condotta dalla Guardia di Finanza di Agropoli guidata dal capitano Alessandro Brongo, ha fatto emergere un sistema illecito di creazione, cessione e compensazione di crediti d’imposta per lavori edili mai eseguiti, riferiti agli anni 2021 e 2022. L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 9 settembre presso il tribunale di Vallo della Lucania.
Tra gli indagati spicca la figura dell’imprenditore cilentano Concordio Malandrino, già noto per precedenti vicende giudiziarie simili, attualmente residente a Dubai in attesa di estradizione. L’inchiesta ha inoltre coinvolto presunti prestanome e soci occulti collegati a Malandrino, ma anche due sacerdoti responsabili di istituti religiosi nel Cilento, per i quali sarebbero stati prodotti crediti d’imposta per circa 5,7 milioni di euro relativi a restauri mai realizzati.
Le indagini sono scaturite dall’analisi dei movimenti finanziari di una società di consulenza amministrativa, inizialmente senza operatività, che ha modificato il proprio oggetto sociale entrando nel settore edile e generando fittiziamente crediti d’imposta per milioni di euro. Nel corso dell’operazione la Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro preventivo di beni e risorse per un valore complessivo di 2,5 milioni di euro, comprendente conti correnti, immobili e autovetture. Il procedimento giudiziario che prenderà il via a settembre sarà decisivo per fare chiarezza e assicurare alla giustizia tutti i responsabili di questa maxi truffa ai danni dello Stato e della collettività.