Sta suscitando un ampio dibattito nella Diocesi di Vallo della Lucania la decisione del Vescovo Vincenzo Calvosa di procedere a un riassetto complessivo delle parrocchie, con lo spostamento di numerosi sacerdoti. L’iniziativa, che il Presule ha presentato come parte di un più vasto progetto di rinnovamento pastorale, ha trovato riscontri diversi all’interno del clero e tra i fedeli.
Se da un lato diversi parroci hanno accolto positivamente l’idea, ritenendola necessaria per contrastare una situazione di immobilismo e per ridare slancio alla vita comunitaria, dall’altro lato non mancano perplessità e malumori nelle comunità locali, legate in maniera profonda ai propri sacerdoti.
Agropoli, la decisione del Vescovo Calvosa accende il dibattito
Il caso che ha sollevato le reazioni più forti è quello di Don Bruno Lancuba, guida spirituale della parrocchia Madonna delle Grazie di Agropoli. Dopo 23 anni di ministero nella cittadina cilentana, dal prossimo 1° ottobre sarà trasferito a Vallo della Lucania. Qui assumerà l’incarico di parroco della chiesa Madonna delle Grazie e, contestualmente, di Vicario del Vescovo. La notizia del suo spostamento ha colto di sorpresa la comunità agropolese, che lo considera un punto di riferimento non solo religioso ma anche sociale, per il legame costruito negli anni attraverso iniziative, attività e momenti di condivisione.
Le reazioni non si sono fatte attendere. Pietro Scotti, fondatore del gruppo Facebook “Agropoli Parla”, ha espresso pubblicamente il proprio disappunto con un post che ha raccolto centinaia di commenti e reazioni. Nel messaggio Scotti ha sottolineato la stima diffusa nei confronti di Don Lancuba e ha definito il provvedimento “impopolare”, pur riconoscendo che per la Diocesi si tratterebbe di una promozione. Ha inoltre rivolto un appello al sindaco di Agropoli, Roberto Antonio Mutalipassi, chiedendo un intervento diretto presso il Vescovo per riconsiderare la decisione.
Parallelamente, tra i fedeli si sta valutando l’avvio di una petizione per chiedere la permanenza del sacerdote nella cittadina cilentana. L’idea, che nelle ultime ore ha trovato largo consenso, punta a dimostrare la compattezza della comunità intorno al proprio parroco storico.
Dal canto suo, la Diocesi ha confermato la linea intrapresa da Monsignor Calvosa, ribadendo la volontà di proseguire con il piano di riorganizzazione pastorale. L’obiettivo, spiegano fonti vicine al Vescovo, è quello di rinnovare le dinamiche interne alle parrocchie e di stimolare nuova vitalità spirituale. Una scelta che, tuttavia, continua a dividere e che nelle prossime settimane sarà al centro del confronto tra fedeli e istituzioni religiose.