L’amministrazione comunale di Agropoli ha disposto una modifica straordinaria al calendario del mercato settimanale a posteggio fisso, introducendo due anticipi dovuti alla coincidenza con le festività del 25 dicembre e del 1 gennaio. La decisione, formalizzata con un’ordinanza firmata dal sindaco Roberto Mutalipassi, si è resa necessaria per consentire il regolare svolgimento delle attività commerciali nelle settimane centrali del periodo natalizio.
Agropoli, il mercato settimanale cambia data per le festività
Le variazioni riguardano le ultime due settimane del 2025 e l’avvio del nuovo anno. L’appuntamento del 25 dicembre sarà anticipato a mercoledì 24 dicembre, mentre quello del 1 gennaio verrà recuperato mercoledì 31 dicembre. Il Comune ha chiarito che non sono previste modifiche organizzative: restano infatti confermati gli orari di apertura e la disposizione dei posteggi, così da garantire continuità agli operatori e ai consumatori abituali.
La misura discende da una richiesta avanzata dalle associazioni di categoria. In particolare, Confcommercio – Federazione Fiva Campania ha evidenziato, tramite una comunicazione ufficiale, l’opportunità di anticipare le date per evitare disagi legati alla chiusura festiva e assicurare una programmazione regolare delle attività mercatali. L’amministrazione ha accolto l’istanza ritenendo prioritario tutelare il tessuto commerciale locale in un periodo caratterizzato da un aumento della domanda e dalla forte affluenza nei luoghi di vendita.
L’ordinanza è immediatamente esecutiva e avrà effetto limitatamente alle due giornate interessate. Per i commercianti, la conferma dei turni ordinari rappresenta un elemento di stabilità, utile a mantenere invariato il flusso operativo tipico del mercato settimanale. Per l’utenza, il cambio di data consente di usufruire del servizio anche nelle settimane festive, garantendo la continuità dell’offerta senza interferire con le celebrazioni del 25 dicembre e del Capodanno.
Con questo intervento, il Comune intende preservare un appuntamento tradizionale per la città e, allo stesso tempo, assicurare una gestione ordinata degli spazi pubblici destinati al commercio, evitando sovrapposizioni con eventi e chiusure previste dal calendario civile e religioso.








