La comunità di Agropoli si appresta a celebrare il 29 giugno la festa dei Santi Pietro e Paolo. Don Carlo Pisani: “È molto più di una festa religiosa, è identità collettiva”. Lo riporta InfoCilento.
Agropoli si prepara alla festa dei Santi Patroni Pietro e Paolo
Il prossimo 29 giugno, la città si fermerà per rendere omaggio ai suoi Santi Patroni Pietro e Paolo, in uno degli appuntamenti più sentiti e partecipati del calendario religioso e civile locale. La solennità, che affonda le radici nel XVI secolo con la fondazione della chiesa madre dedicata ai due apostoli, è oggi un momento di unità comunitaria e riscoperta dell’identità collettiva. “La festa è un tuffo nella storia, una riscoperta delle nostre radici e un momento di comunità” – spiega don Carlo Pisani, parroco di Agropoli, ai microfoni di InfoCilento.
Un culto dalle origini profonde
Il culto dei Santi Pietro e Paolo si è rafforzato nel tempo, anche come forma di protezione contro le incursioni longobarde durante il Medioevo. La chiesa madre, che domina il borgo antico, ne è ancora oggi il cuore pulsante.
Il programma: fede, tradizione e festa
Il 29 giugno Agropoli si animerà con un programma ricco e partecipato:
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Sante Messe solenni nella chiesa madre;
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Processione cittadina con la statua dei Santi, seguita da centinaia di fedeli;
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Fiera e stand lungo le vie del centro;
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Concerti e spettacolo pirotecnico a chiusura della serata.
Una tradizione che ogni anno coinvolge cittadini, emigranti di ritorno e turisti, unendo spiritualità e folklore in un evento capace di rinnovarsi senza perdere la propria autenticità. “È molto più di un appuntamento liturgico – conclude Don Carlo – è un atto d’amore verso la nostra terra”.