Le associazioni WWF Silentum e Genesi dell’Ambiente ad Agropoli chiedono un divieto temporaneo di pesca alla foce del Testene per proteggere la lontra europea. Appello inviato a istituzioni locali e regionali. Lo riporta Il Giornale del Cilento.
Agropoli, chiesto lo divieto temporaneo alla pesca per proteggere la lontra del Testene
Un appello ufficiale è stato inoltrato nelle ultime ore agli enti locali e regionali con l’obiettivo di garantire una tutela più efficace della lontra europea (Lutra lutra), specie particolarmente protetta che da tempo ha trovato un’area stabile alla foce del Testene, nel territorio di Agropoli. La richiesta porta la firma di Piernazario Antelmi, presidente del WWF Silentum, e di Gerardo Scotti, guida dell’Associazione Genesi dell’Ambiente.
La comunicazione è stata inviata al Sindaco di Agropoli, all’Assessorato all’Ambiente, alla Polizia Municipale e alla Capitaneria di Porto – Ufficio Circondariale Marittimo. Copia della nota è stata trasmessa anche al Parco Nazionale del Cilento, alla Provincia di Salerno, alla Regione Campania e ai Carabinieri Forestali, poiché il tema riguarda una specie particolarmente sensibile e tutelata dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE e dalla normativa nazionale.
Le due associazioni sottolineano che la zona di foce del Testene costituisce un ecosistema fragile e fondamentale per la lontra, utilizzato come area di passaggio e alimentazione, soprattutto nelle ore di luce scarsa. Negli ultimi mesi sono stati registrati episodi in cui alcuni pescatori, ignari della presenza dell’animale, avrebbero disturbato la sua attività di ricerca del cibo. Nonostante si tratti di episodi non intenzionali, questi elementi mostrano la necessità di adottare misure preventive e ben definite.
Per tali ragioni WWF Silentum e Genesi dell’Ambiente chiedono l’istituzione immediata di un divieto temporaneo di pesca – sia professionale sia sportiva – nel tratto che si estende per 100 metri a monte e 100 metri a valle della foce, nel periodo compreso tra il 1° novembre e il 31 marzo, con una limitazione oraria che copra la fascia più delicata per la lontra: da mezz’ora prima del tramonto a mezz’ora dopo l’alba. Tra le proposte figurano anche una cartellonistica adeguata e il coinvolgimento degli organi di vigilanza competenti, tra cui Polizia Municipale, Capitaneria di Porto, Carabinieri Forestali e Guardie Giurate del WWF.
Secondo i proponenti, l’adozione del divieto permetterebbe di ridurre il disturbo all’animale in un periodo ecologicamente sensibile, di prevenire ulteriori interferenze involontarie e di salvaguardare un habitat di valore, contribuendo a valorizzare l’immagine naturalistica dell’area e a rispettare le norme europee dedicate alla conservazione della biodiversità.
