Il caso dell’anatra trovata morta nel fiume Testene ad Agropoli: messa da parte l’ipotesi che l’animale fosse stato ucciso a sassate da alcuni ragazzi, Gerardo Scotti ha avanzato la teoria di un virus o di un avvelenamento. Attesa l’autopsia per chiarire le cause. Lo riporta InfoCilento.
Agropoli, anatra trovata morta nel Testene: attesi gli esami
La scoperta di un’anatra senza vita nel fiume Testene ha suscitato forte indignazione e un acceso dibattito sui social. In un primo momento si era diffusa la voce, riportata da una passante, che l’animale fosse stato ucciso a sassate da alcuni ragazzi. La segnalazione era stata rilanciata anche da Gerardo Scotti, presidente dell’associazione Genesi per l’Ambiente. Tuttavia, dopo un esame più accurato, lo stesso Scotti ha ridimensionato l’ipotesi della violenza, affermando che sul corpo non sarebbero emersi segni riconducibili a maltrattamenti.
Le possibili cause: inquinamento o virus
Il decesso dell’animale resta avvolto nel mistero. Il corpo è stato recuperato e sarà sottoposto ad autopsia in un centro specializzato per chiarire le circostanze della morte. Le ipotesi al vaglio sono due: un’infezione virale, forse portata da uccelli migratori, oppure l’inquinamento delle acque. Quest’ultima ipotesi desta particolare preoccupazione, poiché negli ultimi giorni sono state osservate macchie sospette lungo il corso del Testene, fiume che un tempo rappresentava un’area naturalistica di valore, oggi segnata dal degrado.
Ragazzini accusati ingiustamente sui social
Parallelamente, è emerso un altro aspetto della vicenda: i ragazzi inizialmente accusati di aver ucciso l’animale sono stati travolti da critiche e offese online. L’ipotesi di un loro coinvolgimento, però, è caduta e al momento non ci sono elementi che indichino responsabilità dirette. Gli esiti dell’autopsia saranno decisivi per stabilire con precisione le cause della morte e restituire chiarezza a una vicenda che ha colpito profondamente la comunità.
