La giunta comunale ha approvato una delibera che autorizza l’avvio di interventi mirati alla gestione della Posidonia oceanica spiaggiata ad Agropoli, con particolare attenzione al tratto costiero del Lido Azzurro. Le operazioni, finalizzate alla pulizia e al ripristino della fruibilità dell’arenile, rientrano in un più ampio piano di interventi ambientali già avviato dal 2022 grazie a un finanziamento regionale pari a 500mila euro come riportato da InfoCilento.
Agropoli, al via gli interventi per la gestione della Posidonia
Questa mattina sono partiti ufficialmente i lavori. Il cantiere è stato predisposto nella giornata di ieri, con le prime operazioni programmate per il recupero degli accumuli di Posidonia, una pianta marina protetta che, seppur fondamentale per l’equilibrio dell’ecosistema marino, può creare disagi quando si accumula in abbondanza lungo le spiagge. La gestione degli ammassi viene effettuata secondo le disposizioni della Legge SalvaMare, normativa nazionale che promuove il recupero dei rifiuti marini e favorisce pratiche di economia circolare a tutela dell’ambiente.
Nel corso degli ultimi anni, il Comune ha adottato soluzioni innovative come il riaffondamento della Posidonia, operazione che consiste nel reimmettere in mare le biomasse secondo protocolli scientifici. Secondo le relazioni tecniche in possesso dell’amministrazione, questa metodologia si è dimostrata efficace sotto il profilo ambientale ed economicamente sostenibile, senza provocare impatti negativi sugli ecosistemi costieri.
La nuova delibera estende la validità degli interventi anche al 2025. Nell’attesa di ulteriori fondi richiesti alla Regione Campania, l’amministrazione comunale ha stabilito di procedere con le risorse attualmente disponibili. In questa fase, gli interventi consisteranno nello spostamento e nell’accantonamento temporaneo in loco della Posidonia spiaggiata, per consentire il ripristino dell’area balneabile in vista della stagione estiva. Sarà la società in house Agropoli Cilento Servizi a occuparsi della pulizia e del livellamento dell’arenile.
Una seconda fase dei lavori prevede la reimmissione controllata in mare del materiale organico accumulato, secondo modalità che saranno definite con il supporto di esperti ambientali e in conformità alle normative vigenti. L’obiettivo è garantire una gestione sostenibile del fenomeno, salvaguardando tanto il decoro urbano quanto la salute degli habitat marini.
