Cronaca Salerno, Salerno

Aggressione a Pagani: agguato violento dopo un richiamo per guida spericolata

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L'ospedale di Pagani
L'ospedale di Pagani

Un giovane di 35 anni è stato aggredito con violenza a Pagani, il 3 luglio, dopo aver richiamato una ragazza per il suo comportamento spericolato alla guida. L’aggressione, un raid punitivo da parte di due ventenni, ha portato il ragazzo a subire gravi lesioni, tra cui la frattura del setto nasale. Il caso ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza nella città, con le forze dell’ordine che stanno indagando sull’incidente. La vittima è stata soccorsa e portata in ospedale, ma il clima di omertà nella zona sta complicando la ricostruzione dei fatti.

La ricostruzione dei fatti

Il giovane di 35 anni era seduto su una panchina in via Angelo Mammì, vicino allo stadio Marcello Torre di Pagani, quando ha notato una ragazza guidare con un comportamento spericolato e ad alta velocità. Dopo averle fatto un richiamo per la sua guida pericolosa, pochi minuti dopo si è visto avvicinare da due giovani poco più che ventenni. Uno dei due gli ha chiesto spiegazioni riguardo la discussione con la ragazza, che, a quanto pare, sarebbe la fidanzata di uno dei due aggressori.

La situazione è rapidamente degenerata, con l’aggressione violenta ai danni della vittima, che è stata colpita ripetutamente al volto, fino a cadere a terra e perdere i sensi per alcuni minuti. Un amico della vittima è intervenuto prontamente, chiamato telefonicamente, e ha accompagnato il ragazzo al pronto soccorso di Nocera Inferiore, dove è stato sottoposto a una Tac e trattato per le ferite riportate.

Le condizioni della vittima

Il ragazzo aggredito ha riportato danni significativi, tra cui frattura del setto nasale, un trauma cranico e escoriazioni su viso e gambe. Dopo il trattamento in ospedale, la prognosi è stata di sette giorni, e il ragazzo avrà bisogno di ulteriori cure nei prossimi giorni. L’incidente, purtroppo, evidenzia una violenza crescente e una mancanza di intervento tempestivo da parte delle forze dell’ordine in una zona della città che, ormai da tempo, è teatro di episodi simili.

L’omertà e la mancanza di testimonianze

Nonostante la presenza di numerosi giovani nel piazzale Angelo Mammì durante l’aggressione, nessuno ha voluto fornire testimonianze utili per aiutare a ricostruire l’accaduto. La situazione riflette un preoccupante clima di omertà, che sta ostacolando le indagini. Inoltre, la telecamera di sorveglianza installata nelle vicinanze non ha fornito alcun contributo significativo per identificare i colpevoli.

Questo comportamento passivo da parte della comunità locale ha sollevato ulteriori preoccupazioni sul livello di sicurezza pubblica nella zona e sulla percezione di impunità che sembra prevalere in alcune aree di Pagani, soprattutto durante le ore serali e nei weekend.

Le indagini in corso

Le forze dell’ordine, in particolare i Carabinieri della Tenenza di Pagani, hanno avviato le indagini per identificare i due aggressori del ragazzo. L’obiettivo è raccogliere indizi e testimonianze che possano portare all’individuazione dei colpevoli. Inoltre, la vicenda sarà portata all’attenzione della Procura di Nocera Inferiore e della Prefettura di Salerno per una maggiore coordinazione nelle indagini.

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