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Aggressione alla stazione di Nocera Superiore, indagini in corso sul gruppo di minorenni

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Foto generica

Secondo quanto riportato da Il Mattino, i carabinieri del Reparto territoriale di Nocera Inferiore, guidati dal colonnello Gianfranco Albanese, stanno ricostruendo quanto accaduto sabato sera alla stazione ferroviaria di Nocera Superiore, dove un ragazzo di 16 anni è stato aggredito da un gruppo di coetanei sulla banchina dello scalo. Le forze dell’ordine sono al lavoro per acquisire e visionare eventuali immagini utili alla ricostruzione del fatto. Tuttavia, le telecamere interne della stazione non avrebbero registrato nulla, dal momento che l’area è attualmente interessata da lavori di ristrutturazione e gli impianti di videosorveglianza risulterebbero parzialmente inattivi.

Aggressione alla stazione di Nocera Superiore, indagini in corso

Il giovane è stato soccorso e accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, dove i medici hanno riscontrato graffi ed ecchimosi al volto, con una prognosi di dieci giorni. Le condizioni cliniche sono in miglioramento. I genitori, nella mattinata di ieri, si sono recati alla caserma dei carabinieri di Nocera Superiore per sporgere formale denuncia contro ignoti, avviando così la procedura investigativa che punta ora a identificare gli aggressori e a chiarire dinamica e cause dell’episodio.

Sul piano istituzionale e politico, la vicenda ha immediatamente suscitato reazioni. I consiglieri comunali di opposizione Carmine Amato, Enrico Bisogno, Annalisa Carleo, Giovanni Iannone e Maurizio Lamberti hanno definito l’episodio «una brutale aggressione» che non può essere ridotta a semplice litigio tra ragazzi. Nella loro nota, gli esponenti dell’opposizione richiamano l’attenzione sulla necessità di affrontare il fenomeno nel quadro più ampio del disagio giovanile. La richiesta avanzata è la convocazione urgente della Commissione Sociale comunale, per avviare un confronto sulle misure da adottare, sui percorsi educativi da rafforzare e sui presidi di ascolto da potenziare.

Al centro della riflessione, vi è l’idea che simili episodi non siano isolati, ma segnali di tensioni relazionali, carenze di orientamento e fragilità emotive che interessano fasce di adolescenti del territorio. La proposta è quella di attivare percorsi integrati che coinvolgano scuola, servizi sociali e associazioni locali, con l’obiettivo di prevenire dinamiche di gruppo che possano sfociare in violenza. I consiglieri hanno espresso vicinanza al sedicenne e alla sua famiglia, sottolineando l’importanza del supporto psicologico nella fase successiva all’aggressione.

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