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Procedure irregolari sull’acquisto di auto di servizio a Cava de’ Tirreni: nei guai Comandante e maggiore della Polizia Municipale

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Foto generica
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La Procura di Nocera Inferiore ha disposto l’interdizione dai pubblici uffici per 12 mesi al comandante della polizia municipale di Cava de’ Tirreni Stefano Cicalese e per 6 mesi al maggiore Michele Lamberti. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino. Nel mirino le procedure irregolari sull’acquisto di quattro auto di servizio.

Acquisto di auto per la Polizia Municipale di Cava de’ Tirreni: due notifiche di interdizione

Sono stati notificati ieri mattina dai finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Cava de’ Tirreni i provvedimenti di interdizione dai pubblici uffici nei confronti di due alti funzionari della polizia municipale locale: il comandante Stefano Cicalese (12 mesi) e il maggiore Michele Lamberti (6 mesi). Entrambi sono indagati dalla Procura di Nocera Inferiore per rivelazione di segreto d’ufficio e falso in atto pubblico nell’ambito di un’inchiesta sull’acquisto di quattro autovetture di servizio destinate al comando.

Le indagini

Le indagini hanno fatto emergere presunte irregolarità nelle procedure di affidamento diretto degli ordini alla concessionaria fornitrice. Pur non risultando vantaggi economici diretti per i due indagati, per Cicalese è contestato un conflitto di interessi legato a un familiare connesso al titolare della concessionaria da cui erano state acquistate le auto. Stesso concessionario presso cui il comandante avrebbe comprato auto per uso personale e familiare.

Le Fiamme Gialle, coordinate dal capitano Eugenio Mero, hanno svolto approfondimenti sulle modalità con cui il Comune aveva effettuato gli affidamenti, scoprendo che l’ordine era stato assegnato a una società collegata a un parente di Cicalese, a cui erano state anticipate informazioni tecniche riservate riguardo alla spesa pubblica, poi rese note dall’ente.

Il provvedimento

Il provvedimento di interdizione è stato emesso dal Gip Di Nicola, sulla base di gravi indizi di colpevolezza. L’attività investigativa, anche con strumenti tecnici, conferma la forte attenzione della Procura e della Guardia di Finanza locale nel contrasto ai reati contro la pubblica amministrazione e la spesa pubblica. Negli ultimi mesi, la compagnia di Cava de’ Tirreni si è distinta per una serie di operazioni volte a contrastare fenomeni criminali nel territorio provinciale, evidenziando un costante impegno nel garantire legalità e trasparenza.

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