Cronaca Salerno, Salerno

Accordo tra Asl Salerno e Csv Sodalis: volontari nelle Case della Comunità per mobilità sociale, prevenzione e supporto alla telemedicina

Salerno dipendenti Asl minigonne tacchi
Foto di repertorio

L’Asl Salerno ha formalizzato un nuovo passo nella riorganizzazione dell’assistenza territoriale approvando lo schema di accordo quadro con il Csv Sodalis, il Centro di Servizio per il Volontariato.

Il provvedimento, firmato dal direttore generale Gennaro Sosto, definisce modalità, ambiti d’azione e procedure di collaborazione tra l’azienda sanitaria e gli Enti del Terzo Settore chiamati a operare all’interno delle Case della Comunità distribuite sul territorio provinciale.

Accordo tra Asl Salerno e Csv Sodalis: volontari nelle Case della Comunità

L’intesa disciplina l’ingresso regolamentato dei volontari nelle strutture, stabilendo criteri di selezione, formazione e integrazione con il personale sanitario, in un modello che punta alla co-programmazione e alla co-progettazione degli interventi. L’obiettivo è rafforzare l’offerta dei servizi territoriali attraverso attività complementari a quelle cliniche, valorizzando il ruolo delle associazioni impegnate nell’assistenza alle fasce più fragili della popolazione.

Gli ambiti di intervento individuati riguardano la mobilità sociale, con servizi dedicati a cittadini con limitata autonomia; il sostegno diretto agli utenti, attraverso iniziative di accompagnamento, orientamento e supporto nelle procedure di accesso ai servizi; la prevenzione socio-sanitaria con attività informative e di sensibilizzazione; l’assistenza digitale necessaria per l’utilizzo degli strumenti di telemedicina, sempre più centrali nei nuovi modelli di cura.

La collaborazione, strutturata in fasi operative, prevede un monitoraggio costante dei progetti, la definizione di indicatori di efficacia e la possibilità di rimodulare gli interventi sulla base delle esigenze rilevate nelle singole comunità. L’intento dell’Asl è costruire un sistema integrato in cui competenze sanitarie e risorse sociali locali agiscano in modo coordinato, con un potenziamento dei servizi di prossimità a beneficio degli utenti.

Il progetto si inserisce nel quadro delle riforme nazionali che puntano a rafforzare l’integrazione tra ospedale e territorio, con una progressiva estensione delle funzioni delle Case della Comunità. La scelta di coinvolgere il volontariato mira a ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle cure, aumentare la capillarità dell’assistenza e migliorare la qualità dei percorsi, con particolare attenzione alla dimensione dell’umanizzazione e all’accompagnamento dei pazienti fragili.

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