Un traguardo significativo per il Vallo di Diano e per l’intera Campania. Angela Curcio, 27 anni, originaria di Sanza, è la più giovane donna magistrato attualmente in servizio nella regione. La nomina arriva dopo il superamento del concorso in magistratura dello scorso 4 novembre, al termine di un percorso di studi e formazione caratterizzato da continuità, risultati eccellenti e inserimento progressivo negli ambienti giuridici nazionali.
A 27 anni diventa magistrato: la storia di Angela Curcio, originaria di Sanza
La giovane aveva conseguito la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Firenze, ottenendo la votazione di 110 e lode, per poi svolgere il tirocinio formativo presso la Corte di Cassazione. Il tirocinio, previsto dalla normativa per i candidati che intendono accedere alle magistrature superiori, consente l’affiancamento ai magistrati nelle attività quotidiane, comprendendo studio delle sentenze, approfondimento giurisprudenziale e osservazione diretta delle udienze. Al termine di questo periodo, Curcio ha affrontato le prove concorsuali nazionali, superando l’esame che ogni anno costituisce uno dei principali sbarramenti nell’accesso alla carriera giudiziaria.
Il risultato ottenuto si colloca in un contesto territoriale che negli ultimi anni ha già visto emergere altre figure provenienti da Sanza nel mondo della magistratura. Nel medesimo comune risiede infatti anche Maria Cristina Bonomo, attualmente sostituto procuratore presso la Procura di Napoli Nord. Tale coincidenza rappresenta un dato rilevante, poiché evidenzia un radicamento crescente di professionalità giuridiche qualificate in un’area interna della provincia di Salerno, lontana dai tradizionali poli accademici e istituzionali.
Il concorso in magistratura, che consiste in tre prove scritte di carattere teorico e una prova orale finale, richiede una preparazione pluriennale e un aggiornamento costante. I candidati che lo superano accedono al tirocinio di formazione iniziale, svolto presso la Scuola Superiore della Magistratura e successivamente presso gli uffici giudiziari assegnati, prima dell’immissione in ruolo effettiva. In questa fase, la giovane magistrato affronterà l’assegnazione a una sede giudiziaria che verrà definita secondo criteri ministeriali, graduatorie interne e disponibilità di organico.
