Sarà celebrato venerdì 3 ottobre, alle ore 10, presso la parrocchia di San Demetrio a Salerno, il funerale di Nikolai, il cittadino polacco di 64 anni trovato senza vita lo scorso 3 settembre in via Clark. L’uomo era stato soccorso dopo un malore e condotto in ospedale, dove successivamente è deceduto. La magistratura ha disposto accertamenti sulle cause della morte, tra cui un’autopsia già eseguita sul corpo.
Salerno, venerdì l’ultimo saluto a Nikolai
La salma, ora restituita ai familiari, potrà finalmente ricevere l’estremo saluto della comunità. A darne l’annuncio è stato il parroco di San Demetrio, don Rosario Petrone, che ha invitato tutti i cittadini a partecipare al rito funebre: “Finalmente possiamo accompagnare con la preghiera e con l’affetto fraterno il nostro fratello Nikolai, la cui salma è ora giunta a disposizione della famiglia e della comunità. Non vogliamo che questo momento appartenga solo alla nostra parrocchia – ha spiegato don Rosario – ma desideriamo che tutta la cittadinanza possa unirsi in un gesto di vicinanza, solidarietà e speranza. Vi invito a partecipare numerosi, certi che la preghiera e la presenza di ciascuno siano segno di vera fraternità”.
Nikolai era conosciuto e rispettato nella zona. Nonostante le difficoltà di una vita segnata da privazioni e sofferenze, e i momenti in cui cercava rifugio nell’alcol, non aveva mai dato fastidio a nessuno. Al contrario, era apprezzato per la sua discrezione e per i rapporti cordiali con chi lo incontrava. Frequentava la messa nella chiesa di San Demetrio e usufruiva dei servizi che la parrocchia metteva a disposizione dei senzatetto, trovando in quel luogo un punto di riferimento e di sostegno.
La sua morte ha suscitato cordoglio tra i fedeli e nei residenti del quartiere, che hanno voluto ricordarlo come una presenza silenziosa ma parte integrante della comunità salernitana. Le esequie di venerdì rappresenteranno non solo l’ultimo saluto a Nikolai, ma anche un momento di unità e di solidarietà, nel segno di una fraternità che travalica le difficoltà personali e restituisce dignità a chi ha vissuto ai margini.