Cronaca Salerno, Salerno

Salerno, Nello Pappalardo trovato morto vicino al torrente Rumaccio: lutto nella tifoseria granata  

salerno morto nello Pappalardo
Nello Pappalardo
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È Aniello Pappalardo, conosciuti come Nello, l’uomo trovato morto nella mattinata di ieri, 27 maggio, nella zona orientale di Salerno, in località Paradiso di Pastena. Sono numerosi i messaggi di cordoglio apparsi in queste ore sui social per il giovane molto conosciuto e stimato in città.

Salerno, Nello Pappalardo trovato morto: lutto nella tifoseria granata

A far scattare l’intervento delle forze dell’ordine la segnalazione di un uomo che ha trovato un cadavere nella zona orientale della città di Salerno, in località Paradiso di Pastena nei pressi del torrente denominato Rumaccio.

La famiglia di Nello Pappalardo aveva presentato denuncia di scomparsa, poi il tragico epilogo. Sul posto oltre ai carabinieri del comando provinciale di Salerno si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco che si sono occupati del recupero del corpo del 42enne. Nello Pappalardo era molto conosciuto in città. A quanto pare era già affetto da alcune patologie, il 42enne sarebbe morto per cause naturali.

Salerno sotto shock per la morte di Nello: il cordoglio

La notizia della prematura ed improvvisa scomparsa di Nello Pappalardo si è rapidamente diffusa in città gettando nello sconforto i tanti che lo conoscevano e stimavano. Il 42enne era anche un grandissimo appassionato della Salernitana ed era sempre in prima fila per tifare la sua squadra del cuore.

Sono numerosi i messaggi di cordoglio apparsi in queste ore sui social, il cugino di Nello scrive: “Caro cugino mio la notizia più brutta che potevo avere sei sempre stato un ragazzo molto educato e preoccupato per tutti noi della famiglia resterai per sempre nel mio cuore perché chi vive nel cuore di chi resta non muore mai ti amo di bene cugino mio buon viaggio”.

“Nello… Trovare persone con un’anima buona come la tua è davvero molto difficile. In un mondo ormai circondato da cattiveria e menefreghismo, a volte, quando meno te lo aspetti, incontri persone come te. Gentilezza ed educazione disarmanti, un ragazzo che, anche ad un insulto (scherzoso), rispondeva con garbo o con una risata sarcastica.” inizia cosi il commovente messaggio che Gianluca ha affidato ai social.

“Amante delle regole giuste, con un’acuta innocenza( a volte, devo dire, anche ingenua). Stavi crescendo, sia come uomo che nel lavoro. Quello che avevi lo condividevi con tutti, senza problemi, e ti fidavi ciecamente di chi ti stava vicino, sia come amico che per altro. La tua stessa fiducia, però, ti ha portato anche a fidarti troppo di chi mangiava nel tuo stesso piatto, e quelle stesse persone a cui tendevi la mano ogni volta ti hanno tradito nel peggiore dei modi (e non sto qui a sottolineare).
Molti dimenticano quello che ti hanno fatto, ma io no. E non lo dimenticherò mai, perché da quel momento non ti riconoscevo più, Aniello… non eri più il mio miglior amico. Eri cambiato, segnato, diverso da quello che avevo sempre conosciuto.” prosegue il messaggio.

“Hai cominciato a cadere, ma con la tua grande famiglia accanto cercavi di rialzarti. In fondo, però, ti capivo… perché ognuno ha un posto in cui rifugiarsi (gli amici), ma se quel posto è proprio quello che più ti ha fatto male, allora ti senti perso. Eh sì, “perso” è il modo in cui ti sei sentito per tutto questo tempo. Ma, ciò nonostante, stavi vivendo la tua vita, iniziavi a essere più sereno e avevi il sorriso con di quei ricordi belli che ti portavi dentro: quella persona che amava i cartoni animati, la PlayStation, lo sfottò sulle parole sbagliate, i vecchi amici realizzati, la passione per il calcio…”

“La cosa bella è che, nonostante tutto, io non riuscirò mai a ricordarti diverso da quello che sei stato per me nell’infanzia. E avrò il ricordo sempre bello di quando tu sei stato il primo con la patente, con la Fiat Uno, e ci portavi in giro con lo stereo a palla a farci sentire GRANDI.
Aniello, grazie per aver fatto parte della mia infanzia, perché di noi 3/4 tu sei l’unico di cui sono fiero di essere stato amico. Spero che tu possa avere ora quella pace interiore che tanto cercavi, e che forse stavi trovando… Sarai sempre nel mio cuore Aniello Pappalardo, amico mio.
Veglia ora sulla tua amata famiglia.” conclude Gianluca.

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