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Salerno, tensione a Palazzo di Città: i “Popolari e Moderati” chiedono le dimissioni dell’assessore Gaetana Falcone dopo la candidatura nel Pd

Gaetana Falcone
Gaetana Falcone

Scoppia un nuovo caso politico a Salerno a seguito della candidatura dell’assessore comunale Gaetana Falcone nella lista del Partito Democratico. La decisione dell’esponente dell’esecutivo, attualmente titolare della delega alla Pubblica Istruzione, ha suscitato una dura reazione all’interno del movimento “Popolari e Moderati”, la forza civica che ne aveva sostenuto l’ingresso in Giunta e grazie alla quale era stata eletta in Consiglio comunale.

Salerno, chieste le dimissioni dell’assessore Gaetana Falcone dopo la candidatura nel Pd

Con la discesa in campo tra i democratici, il gruppo centrista – rappresentato in Consiglio da Barbara Figliolia e Giuseppe Zitarosa – si trova ora privo di una propria figura di riferimento all’interno dell’esecutivo guidato dal sindaco Vincenzo Napoli. Una situazione che ha portato il coordinatore del movimento, Aniello Salzano, a chiedere un intervento immediato del primo cittadino e del segretario provinciale del Pd, Vincenzo Luciano, per ristabilire gli equilibri politici originari della coalizione.

Salzano, in una nota dai toni particolarmente critici, ha definito “doverosa” una riflessione da parte della Falcone, invitandola a rimettere il mandato di assessore: «Il rispetto di un elementare galateo politico – ha dichiarato – impone che chi cambia appartenenza si dimetta dall’incarico ricevuto grazie a un’altra forza politica. Con la sua scelta, la Giunta perde la rappresentanza di uno dei movimenti che hanno contribuito alla vittoria del centrosinistra alle ultime elezioni comunali».

Il coordinatore dei Popolari e Moderati ha poi rivolto un appello diretto al sindaco Napoli, chiedendo un avvicendamento immediato in Giunta. «La Falcone – ha aggiunto – non ha mostrato il garbo di comunicare la sua decisione ai colleghi di partito e di Consiglio. Saranno gli elettori a giudicare questo improvviso cambio di casacca, che tradisce la fiducia di chi le aveva accordato il proprio voto».

Salzano ha inoltre stigmatizzato il comportamento definendolo “un esempio di malcostume politico” e ha messo in guardia da possibili ripercussioni all’interno della maggioranza. «Nessuno può utilizzare una lista civica come un taxi – ha concluso – né pensare di giocare su più tavoli. Se non verranno ripristinate chiarezza e correttezza, la vicenda potrebbe innescare dinamiche imprevedibili».

L’appello finale è rivolto al sindaco Napoli, descritto da Salzano come «persona rigorosa e rispettosa delle regole», affinché intervenga in tempi brevi per garantire stabilità e coerenza all’interno dell’esecutivo comunale.

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