Accusati di duplice tentato omicidio nel centro storico di Salerno: tre uomini restano in carcere dopo la rissa con sparatoria. Potenziati i controlli nella zona. I colpi di pistola erano stati esplosi contro due fratelli tunisini, titolari di un kebab a Santa Lucia. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Salerno, rissa e sparatoria nel centro storico: tre indagati restano in carcere
Sono accusati di duplice tentato omicidio i tre uomini arrestati lunedì pomeriggio dopo la violenta rissa sfociata in una sparatoria tra via Dogana Vecchia e via Vecchio Tribunale, nel cuore del centro storico di Salerno. I colpi di pistola erano stati esplosi contro due fratelli tunisini, titolari di un kebab a Santa Lucia.
Convalida del fermo
Ieri mattina il giudice per le indagini preliminari ha convalidato i fermi disposti dai Carabinieri poche ore dopo i fatti, applicando per tutti e tre – di 49, 45 e 27 anni, residenti in diverse zone della città – la custodia cautelare in carcere a Fuorni. Durante l’udienza gli indagati hanno provato a respingere le accuse, ma il quadro ricostruito dagli investigatori, coordinati dal maggiore Antonio Corvino, è apparso solido e supportato da numerosi elementi.
Le prove raccolte
Determinanti le immagini della videosorveglianza, che hanno immortalato quella che appare come una vera e propria spedizione punitiva. Secondo gli inquirenti, alla base della violenza ci sarebbero due motivi: le presunte molestie ai danni di donne del quartiere, in particolare della moglie di uno degli indagati, e la rivalità legata al controllo dello spaccio di droga nella zona antica della città.
La dinamica e i rischi
Dalle ricostruzioni è emerso che furono esplosi otto colpi di pistola da almeno due armi diverse, in pieno pomeriggio, tra i vicoli affollati di residenti e turisti. Una circostanza che, sottolineano i magistrati, avrebbe potuto trasformarsi in una strage.
Inchiesta e misure di sicurezza
Gli indagati, tutti con precedenti penali e sospetti legami con la criminalità locale, restano ora in attesa degli sviluppi investigativi. Il loro avvocato, Antonio Ferrari, potrebbe rivolgersi al Tribunale del Riesame per chiedere misure alternative al carcere. Intanto, subito dopo l’episodio, il prefetto Francesco Esposito ha convocato un vertice con questore e forze dell’ordine, decidendo un rafforzamento dei controlli nel centro storico, area già segnalata per episodi di violenza tra gruppi italiani e stranieri.