Anche Salerno ha fatto sentire la propria voce in sostegno alla Freedom Flotilla, la missione umanitaria bloccata dalla Marina israeliana a circa 100 miglia dalla Striscia di Gaza. Questa sera un presidio si è tenuto davanti alla stazione ferroviaria centrale, organizzato dalla comunità arabo-palestinese e sostenuto da associazioni, collettivi e movimenti cittadini impegnati nella difesa dei diritti umani e nella richiesta di un immediato cessate il fuoco nei territori palestinesi.
Salerno, presidio in sostegno alla Freedom Flotilla
La manifestazione, autorizzata dalle autorità, è stata presidiata da un imponente dispositivo di forze dell’ordine, con agenti di polizia e carabinieri schierati per garantire la sicurezza e prevenire tensioni. Durante il sit-in, i partecipanti hanno esposto bandiere palestinesi, cartelli con slogan come “Stop all’assedio di Gaza” e “Libertà per la Flotilla”, e hanno intonato cori di solidarietà nei confronti degli attivisti a bordo delle navi umanitarie.
La Freedom Flotilla era partita nei giorni scorsi con l’obiettivo di raggiungere Gaza via mare, trasportando aiuti umanitari e medicinali destinati alla popolazione civile, duramente colpita dal blocco e dai continui bombardamenti. A bordo, secondo le informazioni diffuse dal coordinamento internazionale della missione, si trovavano anche medici e operatori sanitari provenienti da diversi Paesi, impegnati a garantire assistenza nelle aree più colpite del conflitto.
L’imbarcazione è stata fermata in acque internazionali da unità della Marina israeliana, che hanno proceduto all’arresto di tutti i membri dell’equipaggio e dei volontari presenti a bordo. Gli attivisti saranno, secondo quanto riferito da fonti diplomatiche, rimpatriati nelle prossime ore. L’episodio ha suscitato reazioni e proteste in diverse città italiane, tra cui Napoli, Roma, Milano e Palermo, dove si sono tenuti sit-in e veglie di solidarietà.
A Salerno, i promotori del presidio hanno diffuso un comunicato con cui ribadiscono «la necessità di rompere il silenzio internazionale e fermare la violenza contro la popolazione di Gaza». L’iniziativa rientra in una più ampia campagna di mobilitazioni coordinate su scala nazionale e internazionale per chiedere la liberazione degli attivisti della Freedom Flotilla e la fine del blocco marittimo imposto da Israele.