L’ex ostello giovanile di via Canali a Salerno, chiuso da tre anni dopo vent’anni di attività, rischia il degrado. L’appello per trasformarlo in studentato universitario resta inascoltato. Lo riporta SalernoNotizie.
Salerno, l’ostello Ave Gratia Plena in via Canali chiuso da tre anni
Un gioiello settecentesco, l’ex conservatorio femminile “Ave Gratia Plena minor” in via Canali, è chiuso da oltre tre anni, lasciando a rischio il futuro del turismo giovanile a Salerno. Per due decenni, l’ostello – gestito dall’Associazione nazionale ostelli della gioventù – ha garantito cento posti letto a basso costo, facendo della città una delle mete preferite dai giovani viaggiatori internazionali, seconda solo a Firenze in Italia per bellezza e funzionalità.
L’immobile, recuperato con fondi europei grazie all’allora assessore al Turismo Mauro Scarlato, aveva una gestione autonoma, senza richiedere contributi pubblici continui, a differenza di altri beni comunali spesso aperti solo stagionalmente. L’ostello ha inoltre ospitato numerose iniziative culturali, diventando un incubatore di eventi legati al centro storico e ai siti della provincia.
Dopo la scadenza della convenzione, però, l’edificio è rimasto inutilizzato, con il Comune proprietario chiamato a ridargli una funzione per evitare il degrado. A maggio scorso, durante un convegno di Aegee, associazione europea degli studenti universitari, il presidente del Consiglio comunale Giovanni Ragone ha proposto di trasformare la struttura in studentato per universitari e allievi del Conservatorio musicale provenienti da fuori città e dall’estero. Al momento, però, quella proposta resta un appello in attesa di risposte concrete, mentre l’ex ostello rischia di perdere definitivamente il suo ruolo strategico nel turismo giovanile e nella cultura locale.