Dopo anni di chiusura forzata, la biblioteca comunale di Salerno si prepara a riaprire i battenti. Sebbene non sia stata ancora fissata una data ufficiale, l’amministrazione comunale ha avviato il percorso per il ripristino del servizio bibliotecario, sospeso dal periodo della pandemia come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Attraverso un affidamento diretto, il Comune ha trasferito per due anni alla cooperativa sociale “Saremo Alberi” la gestione del patrimonio documentale comunale, composto da circa 13mila volumi, giornali e documenti storici, attualmente ospitati nei locali dell’ex Centro per l’impiego di via Sichelgaita.
Salerno, la biblioteca comunale verso la riapertura
La sede storica della biblioteca, situata per oltre trent’anni a Villa Carrara, è tornata nella piena disponibilità del Sovrano Militare Ordine di Malta. Di conseguenza, l’intero patrimonio è stato temporaneamente spostato in via Sichelgaita, in attesa del previsto trasferimento nell’ex area del mercato di Fratte. Tuttavia, l’amministrazione valuta la possibilità di mantenere l’attuale sede come polo permanente, affiancandole una nuova biblioteca specialistica proprio a Fratte.
A spiegare il progetto è l’assessora alle Politiche sociali, Paola De Roberto: «Con il sindaco Enzo Napoli, che ha la delega alla Cultura, abbiamo optato per una gestione esterna, affidandoci alla cooperativa Saremo Alberi, attiva nel campo della promozione culturale e dell’inclusione sociale. L’obiettivo è realizzare uno spazio che non sia solo una biblioteca, ma un hub socio-culturale aperto a tutti, compresi bambini, giovani e persone con disabilità».
Fondata nel 2012, la cooperativa è composta da educatori, psicologi, pedagogisti e assistenti sociali. Oltre a promuovere la lettura, gestisce due librerie: “La Libroteca” a Salerno Est e “La Bottega delle Narrazioni” a Pontecagnano Faiano. Il contratto di affidamento prevede un impegno biennale per un valore complessivo di 30mila euro. La cooperativa curerà anche la sistemazione e il prestito dei volumi, operazioni che il Comune non può gestire autonomamente per carenza di personale specializzato.
Tra le novità annunciate, anche l’idea di una “biblioteca diffusa”, con attività itineranti nei quartieri della città. «Vorremmo acquistare un’Ape car da adibire a biblioteca mobile – spiega De Roberto – per portare i libri direttamente tra la gente». Il nuovo spazio di via Sichelgaita sarà suddiviso in quattro stanze per l’archiviazione, con un’area comune dotata di wi-fi pensata per lo studio.
Resta sul tavolo l’ipotesi di utilizzare l’ex mercato di Fratte per una seconda biblioteca a carattere specialistico. «Il decreto ministeriale relativo al finanziamento Pon Metro è arrivato da poco – conclude l’assessora – e ora possiamo pianificare. L’idea è creare due punti di riferimento per la lettura, collegati tra loro, per ampliare l’offerta culturale cittadina».