Solo Casa del Contemporaneo ha presentato domanda per la gestione del teatro Ghirelli di Salerno. Tra tempi di aggiudicazione e lavori di manutenzione, anche la prossima stagione teatrale rischia di saltare. Lo riporta Il Mattino.
Salerno, arriva un’unica offerta per la gestione del teatro Ghirelli
Si registra una sola proposta al Comune di Salerno per la concessione del teatro Antonio Ghirelli. È l’associazione Casa del Contemporaneo, già gestore fino a giugno 2024, a rispondere all’avviso pubblico pubblicato lo scorso 17 luglio, la cui scadenza era fissata per ieri mattina. Da oltre un anno il teatro, situato in via Antonio Gramsci nel parco dell’Irno, è chiuso, privando la città di uno dei suoi spazi culturali più vivaci e compromettendo la stagione 2024-2025. Considerando i tempi tecnici necessari per l’aggiudicazione e, soprattutto, per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a seguito della lunga chiusura, è probabile che anche la stagione 2025-2026 non possa svolgersi regolarmente, quantomeno nei mesi autunnali.
Il bando stabilisce un canone annuale per la concessione di 17.500 euro, per un totale di 157.500 euro su nove anni. Le spese sostenute dal concessionario per lavori straordinari verranno detratte dal canone. La concessione prevede anche l’organizzazione della stagione teatrale, la direzione artistica, la promozione, la gestione amministrativa e i servizi di sala, biglietteria, sicurezza e manutenzione. L’associazione dovrà inoltre garantire al Comune almeno 40 giornate d’uso gratuito all’anno per eventi promossi direttamente dall’amministrazione, da concordare preventivamente.
Il teatro Ghirelli, ricavato nel vecchio mulino accanto a un antico opificio, dispone di una sala da 150 posti e uno spazio eventi da 50 persone. Dopo il termine della precedente convenzione con la Fondazione Salerno contemporanea, scaduta nel giugno 2024, Palazzo di Città ha impiegato oltre un anno prima di pubblicare il nuovo bando, ritardando la ripresa delle attività culturali nel teatro. Va segnalato che attualmente il Comune è privo di un assessore alla cultura, una circostanza che contribuisce all’incertezza gestionale.
