Processione, canti e abiti tradizionali: la comunità filippina celebra i Flores de Mayo, un’antica tradizione cattolica che unisce fede, integrazione e cultura con una festa nel cuore di Salerno. L’evento si terrà domenica 25 maggio 2025. Lo riporta SalernoToday.
Salerno, il 25 maggio la Festa dei Flores de Mayo
Sarà una giornata di festa e profonda spiritualità quella in programma sabato 25 maggio alle ore 15.30 presso la chiesa dell’Immacolata di Salerno. A celebrarla sarà la comunità cristiana filippina, che invita tutta la cittadinanza a partecipare alla Festa dei Flores de Mayo, una delle ricorrenze religiose più sentite delle Filippine.
L’evento si aprirà con una solenne celebrazione eucaristica, seguita dalla tradizionale processione per le vie del quartiere, in un tripudio di fiori, canti e abiti tradizionali. Un rito suggestivo che unisce devozione mariana e folklore, in un’esplosione di colori e simboli religiosi che testimoniano la forte identità spirituale del popolo filippino.
Un legame profondo con la Madonna e la città
I “Flores de Mayo” (Fiori di Maggio) affondano le radici nella tradizione cattolica filippina, in particolare nella devozione alla Madonna. Celebrati per tutto il mese di maggio, culminano nella spettacolare Santacruzan, una processione che rievoca il ritrovamento della Vera Croce da parte di Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino.
A guidare il corteo, giovani donne con corone di fiori, che impersonano figure bibliche e sante, portando simboli sacri in una commistione di bellezza, grazia e fede. A Salerno, la celebrazione assume un significato ulteriore: è il segno tangibile di una convivenza possibile tra culture, della ricchezza che nasce dall’incontro e dalla condivisione.
Una festa che parla di accoglienza e identità
La Festa dei Flores de Mayo non è solo il mantenimento di una tradizione religiosa lontana: è anche un dono offerto alla città, un momento di apertura, conoscenza e inclusione. Partecipare all’evento significa abbracciare una cultura, entrare in punta di piedi nella storia e nella spiritualità di chi ha lasciato il proprio Paese ma continua a onorarne i valori.
Un gesto che racconta di integrazione riuscita, di comunità che si arricchiscono a vicenda, di Salerno città accogliente, capace di risplendere con i colori di chi la vive, la ama e la rende più bella.