Nonostante i segnali di ripresa, oltre il 90% dei disoccupati della provincia di Salerno sono senza sostegno da ADI o SFL. La FENEAL UIL chiede percorsi formativi legati all’edilizia per offrire lavoro vero, anche alle donne, e ridare dignità a chi è escluso dal mercato.
Salerno, il 90% dei disoccupati senza sostegno: la denuncia di FENEAL UIL
Dietro i numeri incoraggianti della ripresa economica si nasconde una realtà ancora fragile. Il Rendiconto Sociale INPS Campania 2024 mostra una crescita del tasso di occupazione in provincia di Salerno – dal 48,7% del 2023 al 51,4% nel 2024 – e una riduzione della disoccupazione dal 15,1% al 12,4%. Tuttavia, oltre il 41% della popolazione in età lavorativa resta escluso dal mercato del lavoro: più di 281 mila persone senza impiego né percorsi di inserimento.
ADI e SFL coprono solo una piccola parte dei disoccupati
Le nuove misure di welfare, l’Assegno di Inclusione (ADI) e il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), dovevano rappresentare un punto di svolta nel sistema di sostegno. In realtà, nel 2024, nella provincia di Salerno sono stati accolti soltanto 21.608 beneficiari ADI e 3.202 SFL, per un totale di 24.810 persone, pari appena all’8,8% degli inoccupati. Ciò significa che oltre il 90% dei disoccupati salernitani è rimasto privo di qualsiasi aiuto o opportunità concreta. «Non possiamo parlare di vera ripresa se il sostegno pubblico raggiunge solo una minima parte dei disoccupati. Servono percorsi di riqualificazione legati ai settori produttivi reali, a partire dall’edilizia», sottolinea Patrizia Spinelli, segretaria generale FENEAL UIL Salerno.
Edilizia e formazione: la chiave per l’occupazione
Il settore edile, sostenuto dai progetti del PNRR e dagli interventi di rigenerazione urbana, è oggi uno dei comparti in maggiore espansione. Eppure, molte imprese segnalano difficoltà nel reperire operai qualificati e tecnici specializzati. Per rispondere a questa esigenza, la FENEAL UIL propone di attivare percorsi di formazione professionale attraverso l’Ente Bilaterale Scuola Edile, con corsi mirati per favorire l’inserimento dei giovani e degli inoccupati nel mondo del lavoro, offrendo opportunità stabili e qualificate.
Donne e lavoro: abbattere i confini dell’edilizia “al maschile”
Le donne continuano a rappresentare la fascia più penalizzata: a Salerno il tasso di inattività femminile tocca il 59,6%. L’edilizia, sottolinea la FENEAL UIL, non deve più essere percepita come un settore esclusivamente maschile. Grazie a una formazione mirata, si possono aprire spazi occupazionali anche per le lavoratrici, ad esempio nei cantieri archeologici, nel restauro e nella digitalizzazione dei beni culturali.
Un obiettivo comune: lavoro, inclusione e dignità
«Il nostro obiettivo è trasformare l’edilizia in una leva di inclusione sociale e di sviluppo duraturo, capace di offrire una prospettiva concreta a chi oggi resta ai margini», afferma Spinelli. Dietro ogni statistica, aggiunge, «ci sono famiglie, giovani e donne che chiedono dignità e futuro. Salerno non può permettersi di lasciarli indietro».