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Salerno, De Luca verso un possibile ritorno a Palazzo di Città: “Ipotesi non sorprende nessuno”

pronto soccorsi campania de luca
Vincenzo De Luca
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Come riportato da Il Mattino, l’eventualità di un ritorno di Vincenzo De Luca alla guida del Comune di Salerno, che si concretizzi nel 2026 o nel 2027, non sembra destare sorpresa né tra i cittadini né nel mondo politico locale.

Dopo la certezza che il governatore campano non potrà concorrere per un terzo mandato alla presidenza della Regione, cresce l’ipotesi di un nuovo impegno amministrativo nella città che lo vide protagonista per vent’anni. La decisione definitiva dovrebbe maturare nelle prossime settimane: De Luca potrebbe infatti anticipare la fine dell’attuale consiliatura o attendere la naturale scadenza del mandato, prevista nel 2027.

Salerno, De Luca verso un possibile ritorno a Palazzo di Città

Nell’opinione pubblica, anche tra i meno favorevoli al suo operato, prevale un sentimento di familiarità e riconoscenza. L’immagine di una Salerno ordinata, curata e dinamica durante gli anni della sua amministrazione resta viva. Ogni volta che il governatore fa un sopralluogo o interviene su questioni cittadine, il consenso si manifesta con immediatezza. Dai cantieri bloccati alle aree degradate, la percezione diffusa è che la sua presenza riesca ancora a imprimere una spinta concreta.

Sul piano politico, le reazioni dei partiti risultano più sfumate del previsto. Nel centrodestra, il segretario regionale di Forza Italia, Fulvio Martusciello, esclude categoricamente un’apertura: «Per noi – chiarisce – è un’ipotesi da scartare. Stiamo lavorando a un progetto alternativo e competitivo per guidare Salerno, con una coalizione solida e candidati di valore».

Più riflessiva la posizione di Imma Vietri, commissario provinciale di Fratelli d’Italia: «Come sindaco, De Luca ha avuto risultati più evidenti. Tuttavia, il nostro percorso resta quello di costruire una proposta forte anche a livello locale. Le prossime regionali saranno un banco di prova per rafforzare la presenza del centrodestra nelle amministrazioni comunali».

Più disteso il commento di Attilio Pierro, deputato della Lega: «Sarà il voto popolare a decidere. Non poniamo limiti alle candidature, il giudizio finale spetta sempre ai cittadini. De Luca ha già dimostrato di saper vincere anche in contesti difficili».

Nel centrosinistra, le opinioni si muovono tra prudenza e appoggio. Aniello Salzano, coordinatore dei Popolari e Moderati, evidenzia piuttosto le criticità dell’attuale amministrazione: «Il problema non è il sindaco, ma la scarsa operatività degli assessori. Serve maggiore impegno da parte della classe dirigente locale».

Di tono opposto la valutazione di Enzo Maraio, segretario del Psi e già assessore nella giunta De Luca: «Ha lasciato un segno indelebile nella storia recente della città. Il nostro gruppo è pronto a proseguire nel solco di quel modello amministrativo, che ha garantito qualità e risultati».

Sulla stessa linea anche il segretario regionale del Pd, Vincenzo Luciano: «Il legame tra De Luca e Salerno è profondo e autentico. Il suo ruolo, qualunque esso sarà, resterà determinante per il futuro politico e amministrativo della città». Luciano sottolinea inoltre l’impegno del governatore «nel consolidare a livello nazionale un fronte progressista e nel completare i grandi progetti urbani e infrastrutturali avviati negli ultimi anni».

Se e quando Vincenzo De Luca deciderà di rimettersi in gioco, sarà dunque la città – con il suo consenso e la sua memoria – a confermare o meno l’idea di un ritorno a Palazzo di Città.

Vincenzo De Luca

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