Secondo quanto riporta Il Mattino, il porto di Salerno entra in una nuova fase strategica con l’attivazione di una gru di ultima generazione che ridisegna gli standard operativi dello scalo.
L’imponente macchina, alta come un edificio di venti piani, è stata acquisita da Salerno Container Terminal nell’ambito di un programma di investimenti che nel 2025 tocca i 15 milioni di euro e che negli ultimi quattro anni ha raggiunto quota 40 milioni, segnando un’accelerazione decisiva nella competizione con i principali hub del Mediterraneo.
Salerno, al porto arriva la gru-gigante
La nuova gru, modello Esp.10, rappresenta il vertice della tecnologia disponibile nel settore: una torre di circa 60 metri, un braccio che supera i 60 e una cabina di comando collocata a oltre 43 metri per garantire totale controllo delle operazioni anche sulle navi di stazza maggiore. La capacità di sollevamento arriva a 125 tonnellate, con la possibilità di movimentare due container contemporaneamente. La macchina potrà operare anche sulle super Post-Panamax, grazie a un’estensione utile a gestire 23 file di container.
L’adozione di sistemi a ultracondensatori e di alimentazione completamente elettrica consente prestazioni elevate, tempi di permanenza ridotti per le navi in banchina e un abbattimento significativo di emissioni e rumori. È attesa a breve anche l’entrata in funzione di un nuovo carro ponte elettrico per il piazzale, che aumenterà di ulteriori mille teu la capacità di stoccaggio dell’area import.
Sul fronte economico e occupazionale, il presidente di Sct, Agostino Gallozzi, sottolinea un trend definito «estremamente positivo»: il terminal chiuderà il 2025 a 410mila teu movimentati, +14% rispetto all’anno precedente. Nel quadriennio, la crescita sfiora il 30%. Tra i risultati evidenziati rientrano le 51 nuove assunzioni del 2025, con particolare attenzione alla presenza femminile e una ricaduta complessiva che, a livello di gruppo, garantisce occupazione diretta a oltre 500 lavoratori e indiretta a circa 1.500.
La Filt Cgil, con il segretario Gerardo Arpino, legge l’espansione del terminal come un segnale positivo per l’economia del territorio, richiamando però alla necessità di coniugare sviluppo, tecnologia e sicurezza sul lavoro attraverso investimenti continui e organizzazione adeguata.
Il porto di Salerno si presenta oggi con 22 servizi container settimanali offerti da 14 compagnie diverse. La conferma del suo ruolo crescente arriva anche dall’indice di connettività dell’Unctad, che colloca lo scalo al terzo posto nazionale tra i Regional Port, dopo Genova e La Spezia, con un incremento consistente rispetto all’anno precedente.








