La Salernitana deve guardare al futuro dopo la retrocessione in Serie C, partendo dai girone in cui verrà inserita. Quest’ultimo andrà probabilmente a riaccendere rivalità infuocate, salvo sorprese decise dalla Lega. Il club granata dovrebbe oggi (24 giugno) pagare la fideiussione da 700 mila euro per l’iscrizione al campionato. Nonostante ciò, il tentativo per riottenere la B tramite la giustizia sportiva è ancora in piedi.
Salernitana Serie C girone, si preannuncia un campionato rovente
La Serie C è organizzata in 60 squadre divise nei gironi A, B e C. Generalmente le divisioni vengono fatte seguendo regole territoriali (rispettivamente Nord, Centro-Nord e Centro-Sud) ma possono esserci delle eccezioni in cui si separano delle squadre per ragioni di ordine pubblico. I gironi in questo momento non sono ancora definitivi, visti tanti procedimenti giudiziari ancora in atto.
Queste situazioni dovrebbero farci riflettere sulla salute del nostro movimento calcistico, in particolare dalla Serie B in giù. Il Brescia ad esempio, come sappiamo è retrocesso In C dopo i quattro punti di penalizzazione inflitti per mancati pagamenti. Il presidente Cellino sembrava poi non voler pagare l’iscrizione in Serie C, decretando il fallimento del club. Ora l’imprevedibile patron sembrerebbe aver fatto dietrofront, ma potrebbe essere troppo tardi. Oltre al Brescia ci sono in bilico la Pro Patria e il Ravenna che potrebbero essere ripescate. Oramai ufficiali invece le esclusioni di SPAL e Lucchese.
Tornando ai granata, il girone assegnato dovrebbe essere salvo sorprese il C. In questo caso, l’elenco delle avversarie sarebbe formato da: Altamura, Benevento, Casarano, Casertana, Catania, Cavese, Cerignola, Cosenza, Crotone, Foggia, Giugliano, Latina, Monopoli, Picerno, Potenza, Siracusa, Sorrento, Trapani, e una tra Atalanta U23 e Inter U23. In questa lista spiccano i tanti derby regionali e non solo. La sfida che si preannuncia più incandescente è sicuramente quella con la Cavese, probabilmente seguita da quella col Benevento. Si preannuncia quindi un anno delicato anche a livello ambientale per la Salernitana, che non dovrà sfigurare (soprattutto in alcune partite) per riottenere la fiducia della tifoseria.