Il giudice sportivo infligge alla Salernitana la sconfitta a tavolino e la squalifica del campo per due gare per i violenti disordini scoppiati durante i playout contro la Sampdoria allo stadio Arechi. La Digos indaga, daspo e arresti in arrivo. Il club valuta ulteriori azioni legali. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Sconfitta a tavolino e squalifica dopo Salernitana-Sampdoria: Daspo per gli incidenti allo stadio Arechi
La Salernitana è stata punita con una sconfitta a tavolino e due turni casalinghi a porte chiuse in seguito agli episodi di violenza verificatisi durante i playout sospesi al 66’, al termine di una serata di tensione e disordini. Il giudice sportivo ha deciso la stangata a causa delle intemperanze di un gruppo di facinorosi che la Digos sta identificando tramite le immagini raccolte.
Le autorità non escludono l’applicazione di provvedimenti più severi: ai sensi dell’articolo 382 bis del Codice di Procedura Penale, infatti, è previsto l’arresto in differita entro 48 ore dai fatti qualora emergano prove chiare del coinvolgimento di singoli negli incidenti. La Procura Federale, presente allo stadio con un gruppo di collaboratori, ha passato la notte a visionare attentamente i filmati che mostrano il lancio di sediolini, esplosioni di bombe carta e i tentativi di sfondamento dei cancelli divisori.
Accertamenti e conseguenze
Gli atti ufficiali, acquisiti dal giudice sportivo, hanno portato a una sanzione simile a quella inflitta al Brescia nei playout 2023, con conseguente sconfitta a tavolino per 0-3 e squalifica delle partite casalinghe a porte chiuse. L’immagine di Salerno e del suo stadio Arechi è finita sotto i riflettori nazionali, con la società che ha annunciato l’intenzione di ricorrere al Tar per chiedere risarcimenti e modifiche al format del campionato, dopo il caos sui playout, sospesi e poi ripresi dopo oltre un mese.
Gli agenti della Digos, al lavoro fin da subito, hanno ultimato l’analisi delle immagini nella sala Gos dello stadio, confrontando i volti dei tifosi all’ingresso con quelli immortalati nei momenti di violenza. Sono stati lanciati oltre cinquanta sediolini, alcuni dei quali hanno colpito gli agenti in servizio di ordine pubblico. Il Comune di Salerno ha aggiornato la stima dei danni subiti alle strutture pubbliche.
Il club e la reazione
La Salernitana applicherà il proprio codice etico, riservandosi di inserire i responsabili in una black list, con possibili sanzioni che vanno dalla multa al divieto definitivo di accesso allo stadio. Intanto, emerge anche un episodio di una leggerezza social da parte di uno steward, allontanato immediatamente dal club.
Gli episodi di violenza
Tra i momenti più gravi, un tifoso ha scavalcato la recinzione della curva Sud e ha aggredito uno steward, originario di Bari, con uno schiaffo. Il video dell’aggressione ha rapidamente fatto il giro dei social, dove sono state raccolte numerose testimonianze e immagini, utilizzate dalla polizia per le indagini.
La ricostruzione ufficiale
Secondo il giudice sportivo Ines Pisano, coadiuvata da Stefania Ginesio e dal rappresentante dell’Aia Moreno Frigerio, «al 18’ del secondo tempo un gruppo di sostenitori della Salernitana ha tentato di forzare il cancello di accesso al campo, bloccati dall’intervento delle Forze dell’Ordine. Poco dopo, un altro gruppo ha forzato un secondo cancello, senza però riuscire ad entrare grazie all’intervento di steward e agenti. Al 21’ la gara è stata temporaneamente sospesa a causa del lancio di petardi, fumogeni e sediolini dal settore Curva Sud e Tribuna. Dopo 30 minuti di pausa, la ripresa è stata tentata ma nuovi disordini hanno portato alla sospensione definitiva della partita». Il club è stato sanzionato per responsabilità oggettiva, senza multe aggiuntive, e non presenterà ricorso alla Corte sportiva d’appello. La Salernitana potrebbe dover scontare la prima giornata di squalifica già in Coppa Italia.
