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Salernitana, nuovo ricorso al Tribunale Federale: si punta sulla sospensiva dei playout

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La protesta dei tifosi

La Salernitana prepara l’ultima mossa sul piano legale per tutelare la propria posizione in merito alla disputa dei playout di Serie B. Il club granata, attraverso i propri legali, è pronto a presentare tra lunedì 10 e martedì 11 giugno un ricorso al Tribunale Federale Nazionale, corredato da un’istanza cautelare ai sensi dell’articolo 97 del Codice di Giustizia Sportiva come riportato dal quotidiano Il Mattino. Il ricorso si basa sulla sussistenza del fumus boni iuris e del periculum in mora, concetti giuridici che indicano, rispettivamente, la fondatezza della pretesa giuridica e il rischio concreto di un danno irreparabile.

Salernitana, nuovo ricorso al Tribunale Federale

Il club contesta due atti specifici. Il primo è il provvedimento della Lega B del 18 maggio che, a 24 ore dalla partita contro il Frosinone già fissata allo stadio Arechi, ha disposto la sospensione dei playout. Il secondo riguarda il comunicato emesso il 5 giugno, nel quale la Lega ha fissato date e orari (15 e 20 giugno, ore 20.30) dei prossimi spareggi salvezza, senza però indicare le squadre coinvolte, in attesa dell’esito del processo di secondo grado relativo al caso Brescia.

Secondo la Salernitana, tali atti sono viziati da illegittimità e privi di fondamento normativo. Il periculum è individuato nella possibilità concreta che i playout si disputino comunque, senza tenere conto del contenzioso in corso, compromettendo in modo definitivo i diritti del club campano.

Il prossimo 10 giugno sarà una data cruciale. In quella giornata si terranno due udienze determinanti: una davanti alla Corte Federale d’Appello, chiamata a esprimersi sul ricorso del Brescia contro la penalizzazione di 8 punti (di cui 4 afflittivi), e l’altra presso il Collegio di Garanzia del CONI, che esaminerà il ricorso della Salernitana per ottenere la revoca del comunicato n. 211 della Lega B, relativo alla sospensione degli spareggi.

Il club lombardo, al centro dell’intero contenzioso, si trova in una situazione critica: la società, infatti, non ha provveduto entro il 6 giugno al pagamento degli stipendi, delle ritenute Irpef e dei contributi Inps. Questo mancato adempimento configura una sorta di “fallimento virtuale”, destinato a diventare effettivo una volta accertata l’impossibilità di presentare la fideiussione per l’iscrizione al prossimo campionato, la cui scadenza è fissata per il 24 giugno.

Gli scenari

Se la Corte federale dovesse respingere il ricorso della Salernitana, il club ha già preannunciato l’intenzione di rivolgersi al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar). Lo scenario resta quindi fluido, con diversi livelli di giustizia sportiva e amministrativa pronti ad essere interpellati in tempi strettissimi. L’obiettivo della società granata è chiaro: ottenere una sospensione in extremis dei playout o una ridefinizione delle modalità della loro disputa, sulla base di quanto emergerà dall’esame dei ricorsi in corso.

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