Come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola, mentre il campionato prosegue con le ultime due gare prima della pausa di metà stagione, la Salernitana pianifica in anticipo le grandi manovre di mercato in vista del girone di ritorno. L’obiettivo del club granata è rinforzare la rosa per ridurre il divario in classifica e assicurarsi giocatori chiave già disponibili dall’inizio del nuovo anno.
Salernitana già al lavoro sul mercato: occhi su Siatounis
Il direttore sportivo, Daniele Faggiano, ha già avviato trattative per il centrocampo, con diversi nomi in lista. Tra i profili più seguiti spicca Antonis Siatounis, centrocampista greco classe 2002 attualmente in forza al Potenza. Cresciuto nelle giovanili della Sampdoria e con esperienze a Monza ed Entella, Siatounis si distingue per la capacità di giocare sia come mezzala sia come mediano davanti alla difesa.
In questa stagione ha collezionato 17 presenze e un gol in campionato, oltre a quattro apparizioni in Coppa Italia, competizione in cui il Potenza affronterà la Ternana in semifinale. Sul taccuino del club granata restano anche Carriero del Trapani, Squizzato del Pescara e Majer del Mantova.
Parallelamente, si valuta l’uscita di alcuni giocatori. Coppolaro, Varone e Frascatore potrebbero cambiare squadra a gennaio, mentre giovani come Boncori potrebbero partire in prestito, con richieste da club di Serie C. Per l’attacco, rimane centrale la posizione di Facundo Lescano, ma si monitorano anche Cuppone (Cerignola), Bruzzaniti (Pineto), Sgarbi (Pescara) e Fischnaller (Trapani). Tra gli elementi emergenti del Potenza, attenzione a Emanuele Schimmenti, esterno mancino in grado di creare superiorità sulle fasce, che però salterà la prossima gara per infortunio.
Sul fronte difensivo, la Salernitana prevede almeno due innesti centrali. Tra i profili seguiti figurano Lorenzo Tosto dell’Empoli, Cauz del Modena e, eventualmente, difensori di piede destro come l’ex Bari Pucino o Vicari. Resta aperta la pista che porta a Patrick Enrici dell’Avellino, considerato un punto fermo della retroguardia irpina.