Salernitana, Salerno

Salernitana da record: Raffaele secondo solo a Viani nella storia granata della terza serie

Salernitana da record: Raffaele secondo solo a Viani nella storia granata della terza serie
Foto U.S. Salernitana 1919

Un avvio di stagione da incorniciare per la Salernitana di Giuseppe Raffaele, capace di firmare uno dei migliori inizi di sempre nella lunga storia granata tra i tornei di terza serie. Con 22 punti conquistati nelle prime nove giornate, l’allenatore siciliano si colloca al secondo posto assoluto nella classifica dei migliori partenze della squadra in questa categoria come riportato dal quotidiano Il Mattino.

Solo una volta, in quasi novant’anni, la Salernitana era riuscita a fare meglio: accadde nel campionato 1942/43, quando Gipo Viani mise insieme otto vittorie e una sconfitta, che con l’attuale sistema dei tre punti per successo equivarrebbero a 24.

Salernitana da record: Raffaele secondo solo a Viani

Raffaele ha così superato i primati di annate storiche come il 1940/41 e il 1956/57, entrambe concluse con la Salernitana imbattuta nelle prime nove partite (sei vittorie e tre pareggi, pari a 21 punti odierni). Numeri di rilievo anche quelli di altre epoche d’oro: nel 1935/36, con Halmos alla guida, nel 1937/38, stagione della promozione firmata da Hirzer, e nel 1970/71 con Tom Rosati in panchina, la squadra aveva totalizzato 20 punti equivalenti.

Più recenti, invece, le campagne 2007/08, 2010/11 e 2014/15, quando la Salernitana — guidata rispettivamente da Brini, Breda e Menichini — si era fermata a quota 19. Proprio nel 2014/15 arrivò l’ultima promozione dalla Lega Pro alla Serie B, con un finale di stagione memorabile.

Il rendimento di quest’anno, però, segna una costanza e una solidità che fanno ben sperare. Il pareggio di Monopoli ha regalato ai granata il primo clean sheet esterno della stagione, dopo una serie di gare complicate lontano dall’Arechi. L’ultima partita conclusa senza subire reti fuori casa risaliva al 13 maggio, nel 2-0 ottenuto a Cittadella in Serie B. Da allora erano arrivati lo 0-2 nei playout di Genova contro la Sampdoria e tre gare in trasferta nel nuovo torneo in cui la porta granata era stata sempre violata.

Il dato sulla tenuta difensiva si aggiunge a quello di una squadra che ha saputo trovare equilibrio e continuità, unendo concretezza e organizzazione. Il lavoro di Raffaele, al suo primo anno sulla panchina granata, si sta traducendo in risultati tangibili che riportano entusiasmo e fiducia tra i tifosi, riaccendendo un legame con la storia del club.

Con queste premesse, la Salernitana si candida a recitare un ruolo da protagonista nel campionato, sulle orme di quella tradizione vincente che, dal 1943 a oggi, continua a scandire le pagine più significative del calcio salernitano.

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