Non c’è pace al Ruggi d’Aragona di Salerno dopo la messa in onda della trasmissione Far West su Rai 3, che ha acceso i riflettori su criticità gestionali e sanitarie già da tempo sotto osservazione. A finire nel mirino, incredibilmente, non sono gli episodi denunciati, ma chi ha avuto il coraggio di parlare. La dott.ssa Silvana Annunziata, che ha raccontato pubblicamente situazioni problematiche all’interno del nosocomio, rischia ora provvedimenti disciplinari. Una scelta che ha provocato sconcerto e reazioni dure anche nel mondo politico e sindacale.
Ruggi di Salerno: criticità gestionali e sanitarie sotto osservazione da tempo
Tra le voci più ferme a sostegno della dirigente sanitaria, quella di Mario Polichetti, responsabile del Dipartimento nazionale Sanità dell’Udc: “Silvana Annunziata ha avuto il coraggio di fare ciò che troppo spesso si evita: dire la verità. Punire chi denuncia è una vergogna istituzionale. Se c’è una colpa, è quella della cattiva gestione, non certo di chi la segnala”, dichiara.
Il caso si inserisce in un quadro già turbolento. Il direttore generale uscente, Vincenzo D’Amato, ha salutato l’azienda parlando di “trasformazioni epocali” avvenute sotto la sua gestione. Ma i dati Agenas, che monitorano le performance sanitarie regionali e nazionali, raccontano tutt’altra storia.
Secondo Polichetti, “D’Amato ha fallito. I numeri Agenas lo smentiscono in maniera netta. Servono meno slogan e più fatti”. Non meno grave la questione del Centro Trasfusionale del Ruggi, già oggetto di un’inchiesta sulla gestione delle sacche di sangue. Nonostante la procura abbia chiesto l’archiviazione, la relazione dei Nas descrive una situazione definita “poco puntuale, caotica e confusionaria”.
A preoccupare è anche la posizione del presidente della commissione disciplinare del Ruggi, Walter Longanella, il cui ruolo continua a suscitare perplessità. “È urgente che Longanella chiarisca la sua posizione, quantomeno sotto il profilo etico e morale. La comunità salernitana merita trasparenza e correttezza”, aggiunge Polichetti.
C’è attesa per l’arrivo del nuovo manager, Ciro Verdoliva, in cui il mondo sanitario e l’opinione pubblica locale ripongono molte aspettative. “Verdoliva deve essere garante di una vera discontinuità. Chi denuncia il marcio va protetto, non perseguito”, conclude Polichetti.