Si è conclusa dopo appena tre mesi l’esperienza di Ciro Verdoliva alla guida dell’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno.
Il manager sanitario ha lasciato l’incarico per assumere una nuova funzione istituzionale a Roma, presso l’Ufficio del Garante nazionale per i diritti delle persone con disabilità. Un passaggio che arriva in un momento particolarmente delicato per il principale presidio ospedaliero della provincia salernitana, alle prese con criticità strutturali, carenze organizzative e una pressione assistenziale costante.
Verdoliva lascia il Ruggi: si apre il nodo della successione al vertice
Verdoliva era stato nominato con l’obiettivo di avviare un nuovo corso gestionale, accompagnato dalla presentazione di un piano strategico di sviluppo per il periodo 2025–2030. Un programma che puntava al rafforzamento dell’offerta sanitaria, al miglioramento dei servizi e a una riorganizzazione complessiva della macchina amministrativa. La sua uscita anticipata interrompe di fatto questo percorso, lasciando l’azienda senza una guida stabile nel pieno delle festività natalizie e in una fase cruciale per la programmazione sanitaria regionale.
La vacanza al vertice impone ora una decisione rapida da parte della Regione Campania, chiamata a individuare una soluzione in grado di garantire continuità amministrativa e gestionale. Tra le ipotesi che circolano con maggiore insistenza figura il nome di Attilio Bianchi, dirigente sanitario di lungo corso, già direttore generale del Ruggi in passato e successivamente alla guida dell’Istituto nazionale tumori “Fondazione Pascale” di Napoli per circa otto anni.
Il profilo di Bianchi è legato a una conoscenza approfondita del sistema sanitario campano e delle dinamiche interne dell’ospedale salernitano, elemento che potrebbe facilitare una gestione immediata delle urgenze e delle criticità aperte. Un eventuale ritorno in qualità di commissario consentirebbe di evitare fasi di transizione prolungate, in un contesto che richiede decisioni operative rapide, sia sul fronte assistenziale sia su quello organizzativo.









