Il Comune di Roscigno lancia un ambizioso progetto di recupero per valorizzare Roscigno Vecchia: accoglienza diffusa, tutela del patrimonio e sinergie istituzionali per un turismo di qualità e sostenibile. Lo riporta InfoCilento.
Roscigno Vecchia: il progetto per un’accoglienza diffusa
Il borgo abbandonato di Roscigno Vecchia, perla silenziosa del Cilento, si prepara a una nuova vita. L’Amministrazione comunale ha annunciato l’avvio ufficiale di un progetto di recupero e valorizzazione del centro storico, finalizzato a trasformarlo in una destinazione turistica diffusa, sostenibile e di alta qualità. L’iniziativa intende restituire vitalità a un luogo ricco di storia e suggestione, puntando su un modello di ospitalità diffusa capace di coniugare accoglienza, autenticità e rispetto del patrimonio.
Un lavoro di squadra per rilanciare il territorio
A sostenere il progetto saranno diverse realtà istituzionali e associative: il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, la BCC Monte Pruno, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, e la Pro Loco Roscigno Vecchia. Una rete di alleanze che consentirà di pianificare interventi mirati per migliorare la fruibilità del borgo, tutelarne l’identità architettonica e culturale e sviluppare nuove forme di accoglienza attente all’ambiente e al territorio.
Dalle parole ai fatti: al via i primi interventi
Il progetto prenderà forma grazie a un primo finanziamento congiunto del Parco Nazionale e della BCC Monte Pruno, che permetterà di realizzare opere strutturali e funzionali dedicate all’accoglienza turistica. L’obiettivo è chiaro: valorizzare le risorse locali, offrendo al visitatore un’esperienza immersiva e autentica, e allo stesso tempo generare sviluppo economico e sociale per la comunità.
Un passo importante verso la rinascita di un luogo simbolo del Cilento interno, che da borgo disabitato potrà diventare un modello virtuoso di turismo lento, culturale e sostenibile.