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“I draghi mi stanno inseguendo ”: 30enne scappa sul Raccordo e muore travolto dalle auto

Tragedia a Roma dove un ragazzo è morto in un incidente avvenuto sul Grande Raccordo Anulare nella notte tra domenica 16 e lunedì 17 ottobre. “Mi stanno inseguendo dei mostri, dei draghi, aiutami“, queste le parole che il 30enne investito avrebbe detto al barista di un locale sulla Prenestina, prima di scappare e trovare la morte. A riportarlo come riportato da il Messaggero.

Roma, ragazzo morto sul Grande Raccordo Anulare: “Vedo i mostri”

Il giovane, con problemi di tossicodipendenza e con alcuni precedenti penali, avrebbe percorso il Gra a piedi perché in preda a forti allucinazioni. Non si sarebbe quindi reso conto di quello che stava facendo, e del fatto che la sua vita fosse in pericolo con quel gesto.

Entrato nel bar in preda ad una crisi, il 30enne avrebbe chiesto al barista di aiutarlo perché vedeva dei draghi, questi in un primo momento ha pensato fosse ubriaco. Poco dopo ha iniziato a correre a piedi verso il Raccordo, tagliando tutte le corsie mentre le macchine sfrecciavano. Una Smart lo ha evitato, un’altra no: l’uomo alla guida si è fermato per prestare soccorso, ma per il 30enne non c’è stato niente da fare.

Compagna sotto shock

All’esterno del bar situato sulla Prenestina c’era anche la compagna del giovane. La ragazza lo stava apsettando in auto e non sarebbe riuscita a farlo desistere dall’andare a piedi sul Raccordo. La donna è stata ascoltata per ore dalla polizia stradale, in modo da chiarire la dinamica dell’accaduto.

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