Roccaraso, la rinomata località sciistica abruzzese, ha vissuto alti e bassi legati ai trend social. Dopo l’ondata di visitatori che ha invaso la località un mese fa, in seguito all’appello della tiktoker Rita De Crescenzo, questo weekend la situazione sembra essere tornata alla normalità. Solo 24 i bus in arrivo dalla Campania, trasportando sciatori e appassionati della neve. Al contrario, sull’Etna, l’afflusso di turisti rimane elevato, soprattutto di notte, quando centinaia di persone si avventurano per ammirare il suggestivo spettacolo della colata lavica sulla neve. Nonostante l’aumento delle presenze, l’allerta sull’Etna è ancora alta.
A Roccaraso cala l’effetto tiktoker
A Roccaraso, infatti, l’effetto mediatico dei tiktoker sembra essere svanito. La cittadina dell’Alto Sangro, che a gennaio aveva visto una massiccia invasione di turisti provenienti dalla Campania, sta vivendo un weekend più tranquillo. Nonostante le favorevoli condizioni meteo di fine febbraio, sono stati registrati solo 24 bus turistici, di cui cinque arrivati sabato e i restanti 19 previsti per la mattina di domenica.
Rispetto ai numeri record di fine gennaio, con ben 250 bus, si tratta di un calo significativo, che però non ha fatto cambiare le misure adottate dai Comuni. In accordo con il prefetto de L’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, i comuni limitrofi continuano a monitorare gli arrivi, autorizzando un numero massimo di bus fino al 2 marzo. I mezzi saranno indirizzati a percorrere la strada marsicana 83, che collega Castel di Sangro a Rioniero Sannitico, per poi arrivare sulla statale 17 e scaricare i passeggeri nei pressi dello stadio di Castel di Sangro. Lo scorso fine settimana erano stati autorizzati 40 bus, un numero ben inferiore rispetto ai 250 di gennaio, che avevano causato disagi alla viabilità e all’ordine pubblico. La situazione è comunque positiva sugli impianti sciistici, dove si prevede un buon afflusso di visitatori, con i 70 impianti dell’Alto Sangro già affollati di sciatori.
La situazione sull’Etna
Sull’Etna, invece, l’afflusso di turisti ed escursionisti è aumentato, attratto dalla colata lavica visibile sul versante sud-ovest del vulcano. La Protezione Civile Siciliana ha intensificato le attività di monitoraggio e assistenza per garantire la sicurezza dei visitatori. Sebbene la colata lavica sia visibile e “turistica” per la sua accessibilità, la zona presenta comunque rischi legati all’altitudine di circa 1.800 metri, alle temperature rigide, al forte vento e alla nebbia. Inoltre, per raggiungere i punti di osservazione, i visitatori devono affrontare circa due ore di cammino.
Fino alle 14 di sabato, l’afflusso di turisti è stato moderato e ordinato, ma successivamente, nonostante le condizioni meteo avverse, molti escursionisti hanno continuato a salire per osservare il magma al tramonto. Tuttavia, le ultime segnalazioni indicano che la colata si sta rapidamente raffreddando, diminuendo la visibilità del caratteristico bagliore rossastro. Durante il weekend, le organizzazioni di volontariato della Protezione Civile, come i gruppi comunali di Biancavilla, Ragalna e Belpasso, la Misericordia di Belpasso, Il Cammino di Ragalna e Odv Nogra, hanno garantito assistenza e supporto alle forze dell’ordine.