Botta e risposta tra il sindaco di San Gregorio Magno, Nicola Padula, e il deputato Francesco Emilio Borrelli dopo la rissa avvenuta durante Baccanalia.
Rissa a Baccanalia, Borrelli replica al sindaco Padula: “Difende chi fa a botte per strada”
Il tutto è partito dopo che il deputato Borrelli sui propri profili social giorni fa aveva segnalato il grave episodio di violenza avvenuto durante l’evento “Baccanalia” a San Gregorio Magno. Ovviamente non si è fatta attendere la risposta del primo cittadino Nicola Padula.
“Oramai da anni siamo abituati a subire attacchi mediatici il cui unico obiettivo, nella maggior parte dei casi, è quello di screditare e boicottare un evento (Baccanalia) che ha assunto una notevole rilevanza e dà lustro ad un intero territorio.” si legge nel post apparso sui profili social del sindaco.
“Tuttavia, allorquando la campagna denigratoria viene sostenuta da un membro del parlamento nazionale, ovvero da chi dovrebbe risolvere i problemi e non alimentarli, subentra davvero un senso profondo di delusione e scoramento. Caro onorevole Francesco Emilio Borrelli, l’episodio da Lei stigmatizzato (sicuramente da condannare !) costituisce oggi una criticità ricorrente in ogni contesto associativo, anche con poche centinaia di presenze, figurarsi in occasione di un evento che richiama migliaia di persone e che è comunque caratterizzato da un imponente piano di sicurezza che riduce al minimo la portata di tali accadimenti.” aveva aggiunto il sindaco.
La replica di Borrelli: “Difende chi fa a botte per strada”
Non è tardata la replica del deputato Borrelli che condividendo nuovamente il video della rissa ha scritto “Se un Sindaco difende i comportamenti di chi fa a botte per strada.” poi riprendendo il post pubblicato da Padula precisa: “Insomma per il sindaco questo video è un attacco alla sua festa. Non si pone neanche il problema di contrastare questi fenomeni visto che per lui sono addirittura una sorta di normalità. Questo modo di pensare e amministrare ci fa capire perché tante cose non vanno sui nostri territori.” conclude Borrelli.