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Salerno, la protesta di un bagnante: “Ripascimento? Uno scempio che ha distrutto il litorale”

Ripascimento Salerno Codacons

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Un anziano bagnante, il signor Ennio Scannapieco, ha indirizzato una lettera al sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e al presidente della Regione Vincenzo De Luca contro i lavori di ripascimento: “Un disastro permanente per il litorale, avete sprecato milioni”. Lo riporta SalernoNotizie.

Ripascimento a Salerno, la lettera di un anziano bagnante: “Scempio delle spiagge, soldi sprecati”

Il signor Ennio Scannapieco, 84 anni il prossimo 6 ottobre, ha scritto una lettera indirizzata al sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Nella missiva, il cittadino esprime il suo profondo dissenso verso gli interventi di ripascimento sul litorale cittadino, definendoli un vero e proprio “scempio”.

La testimonianza

“Da salernitano – scrive Scannapieco – ho sempre frequentato le spiagge della mia città. Quest’anno, sceso per la prima volta a fine agosto sul litorale tra Torrione e Pastena, mi sono trovato di fronte a uno scenario desolante: al posto della sabbia soffice di un tempo, un terreno giallastro e duro, ricoperto da brecciolina tagliente che rende impossibile camminare a piedi nudi e piantare persino l’ombrellone. Un paesaggio che somiglia più a un deserto roccioso che a una spiaggia”. Il cittadino racconta di aver trovato un po’ di sabbia solo nella zona tra l’ex Ostello della gioventù e la piscina comunale, ma riferisce che presto anche lì dovrebbe arrivare lo stesso trattamento.

L’accusa alle istituzioni

Scannapieco parla di “programma folle e distruttivo”, che ha cancellato le spiagge storiche del litorale salernitano, da Lungomare Tafuri in poi. Nella sua denuncia chiama in causa direttamente il sindaco, l’assessore ai Lavori Pubblici e il governatore De Luca, accusandoli di aver speso milioni di euro (circa 70, secondo quanto riportato) per un intervento che, a suo avviso, ha prodotto solo danni permanenti al paesaggio e disagi ai cittadini.

La protesta

“Avete inflitto una ferita irreversibile al nostro mare – scrive – e io non verserò più alcun contributo al Comune, a partire dalla TARI. Spero che tanti altri cittadini indignati faranno lo stesso”. Parole dure, che si inseriscono nel dibattito acceso sul futuro del litorale salernitano e sull’impatto dei lavori di ripascimento.

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