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Eboli, revoca delle deleghe: Norma critica il sindaco Conte e parla di città senza guida

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Il consigliere Norma
Il consigliere Norma

Il consigliere comunale Giuseppe Norma attacca il sindaco di Eboli per la revoca delle deleghe agli assessori: città paralizzata e amministrazione sospesa.

Eboli, revoca delle deleghe: il consigliere Norma attacca il sindaco Conte

La revoca delle deleghe agli assessori da parte del sindaco di Eboli, Mario Conte, in vista di un possibile rimpasto di giunta, scatena le critiche dell’opposizione. Il consigliere comunale Giuseppe Norma parla di paralisi amministrativa e di mancanza di decisione politica, definendo la città “senza guida”.

Promessa non mantenuta

Secondo Norma, l’azione del primo cittadino tradisce le aspettative generate dall’annuncio di un azzeramento completo della giunta: nella pratica, infatti, si è limitato a revocare le deleghe agli assessori, senza procedere a un rinnovamento effettivo. L’esponente dell’opposizione parla di “grave mancanza di coraggio politico” e sottolinea come fosse disponibile a partecipare a una valutazione complessiva dell’operato della maggioranza, soprattutto considerando che la crisi nasce da bocciature interne ai componenti della giunta.

Stipendi senza funzioni

Norma punta il dito sul paradosso economico e operativo generato dalla decisione: sette assessori percepiranno comunque lo stipendio, pur essendo privi di poteri e incapaci di svolgere le proprie funzioni. “Se fossi un assessore rassegnerei le dimissioni”, commenta provocatoriamente, manifestando il proprio disappunto per la situazione.

Rischi per la macchina amministrativa


L’assenza di assessori operativi rischia di bloccare progetti e servizi fondamentali. Norma segnala dubbi sul funzionamento di uffici chiave, dalla nomina del garante alla gestione degli eventi culturali e delle politiche sociali, fino ai lavori pubblici e alle attività di coordinamento con associazioni, commercianti e mondo del volontariato. “La politica non è solo firma di atti, è presenza e ascolto”, sottolinea il consigliere, preoccupato che il Comune diventi un luogo “dove nessuno decide e nessuno risponde”.

Amministrazione sospesa

Il consigliere conclude denunciando un metodo di governo poco chiaro e rigido, che ha spesso respinto i contributi costruttivi dell’opposizione, come nel caso del PUC, definendo l’attuale fase come un’“amministrazione sospesa”. A pagare il prezzo di questa indecisione, avverte Norma, saranno i cittadini, privati di una guida politica capace di assumersi responsabilità e prendere decisioni chiare.

Comune di Eboli

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