Attentati a Castel San Giorgio e Roccapiemonte: secondo il report della DIA pubblicato nella giornata di ieri martedì 27 maggio, si tratta di tentativi di infiltrazione da parte di gruppi organizzati. Lo riporta l’odierna edizione de La Città.
Attentati a Castel San Giorgio e Roccapiemonte: il report Dia
La criminalità organizzata sta cercando di espandere la propria influenza nei comuni situati al confine tra l’Agro nocerino sarnese e la Valle dell’Irno. Non si tratta di eventi isolati né di azioni di singoli individui. A Castel San Giorgio, Siano e Bracigliano – già in passato nel mirino del clan Cava di Quindici – la Direzione investigativa antimafia ha rilevato la presenza di gruppi criminali locali. Questi gruppi, sebbene privi di leader stabili, mostrano una chiara intenzione di infiltrarsi e influenzare le amministrazioni comunali per ottenere vantaggi illeciti.
L’allerta
A confermarlo è la relazione sull’attività e i risultati ottenuti dalla Dia nel 2024, presentata al Parlamento dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Il documento evidenzia come Castel San Giorgio, Siano e Bracigliano siano diventati il palcoscenico di una nuova strategia criminale, più nascosta ma altrettanto pericolosa. Il metodo utilizzato rimane quello della violenza e dell’intimidazione, mirando a colpire persone, istituzioni e luoghi simbolo della democrazia locale. Negli ultimi due anni, si è assistito a una serie preoccupante di attentati, tutti con un obiettivo comune: attaccare chi è al governo.