Nel giorno della prima seduta del consiglio della Regione Campania arriva subito una mossa politica destinata a far discutere: Mimì Minella, consigliere regionale eletto nella circoscrizione di Salerno alle elezioni del 23 e 24 novembre con la Lega, ha annunciato la sua uscita dal partito e ha comunicato l’adesione al Gruppo Misto, all’interno del quale assumerà anche il ruolo di capogruppo.
Consiglio della Regione Campania, Mimì Minella lascia la Lega: le reazioni
“È proprio vero. La gratitudine è il sentimento della vigilia. E Minella ne è la dimostrazione. Forse non era mai capitato che un neo eletto consigliere regionale lasciasse il partito che lo ha eletto alla prima seduta consiliare.” ha affermato Dante Santoro, consigliere comunale della Lega di Salerno.
“È assurdo quanto accaduto questa mattina in Consiglio regionale che ha visto l’adesione al gruppo misto di Minella eletto nel collegio salernitano con la Lega. È opportuno che lasci anche lo scranno consiliare. Minella ha raggiunto quel risultato grazie alla Lega ed è giusto ora che si dimetta anche per rispetto di chi ha votato nella convinzione di eleggere un consigliere regionale espressione del gruppo politico della Lega”, conclude Santoro.
La nota di Luigi Barone
“Quello di Minella è un vero record di tradimento e trasformismo. È probabilmente il primo caso in Italia di un consigliere che cambia gruppo addirittura al primo Consiglio regionale. Un primato poco invidiabile, che certifica un tradimento politico del mandato ricevuto. Minella non è stato eletto da solo: il seggio è della Lega ed è il frutto di una squadra, di altri otto candidati che hanno contribuito in modo determinante a quel risultato.” si legge in una nota di Luigi Barone, responsabile Campania Enti Locali della Lega Salvini Premier.
“Rivendicare il seggio come personale è una una forzatura grave, politicamente indecente e profondamente scorretta. Siamo di fronte a un caso di spregiudicato opportunismo da cui la politica deve prendere le distanze se vuole recuperare credibilità. Vicende come allontanano i cittadini dal voto. La scelta politica di cambiare idea è legittima, ma non lo è trattenere il seggio conquistato sotto un simbolo che oggi si rinnega.” ha concluso Barone.









