Alle elezioni regionali, in provincia di Salerno, astensione da record: solo il 44,60% al voto e oltre 552mila hanno disertato le urne. Calo marcato nei grandi centri, con punte minime nelle aree interne. Lo riporta SalernoToday.
Regionali Campania, astensione record in provincia di Salerno
L’affluenza definitiva alle Regionali consegna un dato che fotografa con precisione la portata del disimpegno elettorale: nella provincia di Salerno si è recato alle urne solo il 44,60% degli aventi diritto. Un risultato atteso, alla luce dei rilevamenti diffusi durante la giornata di voto, ma che sancisce il sorpasso storico dell’astensione, ora ben oltre la soglia del 50%.
Il confronto con il 2020 rivela tutta la profondità della crisi: cinque anni fa la partecipazione si attestò al 57,10%. Nel 2025 il “partito del non voto” raggiunge quota 552.916 cittadini, contro i 426.398 dell’ultima tornata. In soli cinque anni, dunque, si contano oltre 126mila votanti in meno, un’emorragia che attraversa l’intero territorio.
Crollo nei grandi centri
I comuni più popolosi fanno registrare le perdite più consistenti, complice l’assenza del traino rappresentato dalle amministrative concomitanti del 2020 in realtà come Pagani, Angri, Eboli e Cava de’ Tirreni. Pagani e Angri scendono rispettivamente al 43,19% e al 49,46%, con un arretramento superiore ai 27 punti. Eboli si ferma al 46,41%, mentre Cava de’ Tirreni si attesta al 48,70%, in forte calo rispetto al 71% di cinque anni fa.
Nella Piana del Sele il quadro non cambia: Battipaglia registra un’affluenza del 44,02%, lontana dal 56,53% del 2020, mentre Pontecagnano Faiano resta al 46,78%, perdendo quasi 12 punti. Anche a Salerno si resta sotto la metà degli aventi diritto (49,71%). L’unica tenuta arriva dalle due Nocera: Nocera Superiore (52,91%) e Nocera Inferiore (50,76%), che superano la soglia del 50%.
I comuni con la partecipazione più alta
La classifica dei comuni più virtuosi conferma quanto il radicamento territoriale e le candidature locali possano incidere sull’affluenza. In testa c’è Sant’Egidio del Monte Albino con il 61,18%, seguito da Corbara (58,52%) e Contursi Terme (57,75%). A completare la top ten figurano Siano (57,03%), Castel San Giorgio (55,10%) e Bellizzi (53,97%), dove il dato è stato influenzato dalla candidatura del consigliere uscente Andrea Volpe. Chiudono la lista Romagnano al Monte (53,82%), Castiglione del Genovesi (53,79%), San Mango Piemonte (53,18%) e Nocera Superiore (52,91%).
I comuni con l’affluenza più bassa
Il panorama opposto arriva prevalentemente dalle aree interne e dal basso Cilento, dove il voto è stato disertato in massa. A Castelnuovo di Conza ha votato appena il 6,26% della popolazione. Percentuali molto basse anche a Santomenna (14,23%) e Morigerati (17,29%). Seguono Sacco (20,27%), Padula (23,58%), Piaggine (23,97%), Alfano (24,06%), Gioi (24,62%), Campora (26,69%) e Rofrano (26,79%).
Le poche eccezioni in crescita
In un quadro generale dominato dai cali, solo tre comuni mostrano un incremento rispetto al 2020: Cannalonga sale al 38,67% (+1,61%), Stella Cilento raggiunge il 50,22% (+0,91%) e Roscigno si attesta al 43,68% (+0,68%). Tre piccole eccezioni in un mare di flessioni.
