Cronaca

Reggio Calabria, spiagge inquinate dagli scarichi: impianti sequestrati

Intere spiagge inquinate dagli scarichi; centinaia di chilometri contaminati. Oltre due tonnellate di campioni di acqua, fanghi, terreni potenzialmente inquinati da esaminare. Bisognerà attendere trenta giorni per i risultati delle analisi tecniche, ma è un quadro a tinte fosche quello che emerge dalla maxi-operazione di tutela ambientale dei carabinieri forestali di Reggio Calabria, supportati dai Cacciatori.

Spiagge di Reggio Calabria inquinate dagli scarichi industriali

Al setaccio sono stati passati impianti, canali, i Cacciatori sono stati spediti in tutto l’Aspromonte a controllare il corso delle fiumare e le aziende che sorgono in prossimità. Tre depuratori – ad Ardore, Stignano e Bivongi, sul versante jonico reggino sono stati sequestrati, al pari di 29  aziende – cinque cementifici, quattordici autolavaggi, due autofficine, due lavanderie industriali e sei imprese agricole – risultate altamente inquinanti e sanzionate con multe pari a 400mila euro. Sotto sigilli sono finiti anche una stazione di sollevamento delle acque reflue a Campo Calabro, nell’immediato hinterland tirrenico di Reggio Calabria, e un canale collettore del comune di Sant’Agata del Bianco, nella provincia jonica.

Indagati anche i sindaci

Di fatto, in tutta la provincia non sembra esserci una porzione di territorio rimasta indenne. La lista di indagati, inclusi i sindaci di alcuni dei Comuni in cui si trovano gli impianti risultati non a norma, è lunga. Al momento, se ne contano 51, ma la lista potrebbe ingrossarsi. I fascicoli di indagine  sono tutti sui tavoli delle tre procure ordinarie del territorio – Reggio Calabria, Palmi e Locri – ma le contestazioni al momento sono solo ipotizzate. E alla luce dei risultati dei tecnici dell’Arpa potrebbero addirittura aggravarsi. “I primi dati  – dice il comandante regionale dei carabinieri, generale Pietro Francesco Salsano  – sono preoccupanti sia in termini di microbiologia che di chimica e questo lascia pensare che in Calabria ci sia minore attenzione su questo settore che purtroppo è trasversale”.

Reggio Calabria

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