Site icon Occhio di Salerno

Ravello, il 21 settembre torna la magia dei Fuochi di Torello: tradizione dal 1887

fuochi d'artificio

Il 21 settembre Ravello si accende nuovamente con i celebri Fuochi di Torello, uno degli eventi più attesi della Costiera Amalfitana. Questa manifestazione ha radici antiche: se ne hanno tracce almeno dal 1887, come documentato nella Ravello Sacra-Monumentale del canonico don Luigi Mansi.

Le origini dello spettacolo

La festa, nata con il settenario e la processione serale, si è trasformata nel tempo in un evento scenografico di straordinaria bellezza. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il professor Mario Palumbo introdusse le prime vere coreografie di luce, utilizzando bengala e congegni pirotecnici che colpirono subito l’immaginario collettivo. Da semplici effetti acustici si passò così a spettacolari giochi di colore.

L’evoluzione dei Fuochi

Negli anni lo spettacolo ha arricchito le sue scenografie con girandole, fontane luminose e candele romane. Le innovazioni tecnologiche e la collaborazione con grandi maestri pirotecnici italiani e internazionali hanno elevato la qualità dell’evento, trasformandolo in un appuntamento unico e inimitabile.

Un palcoscenico di luci e musica

I fuochi oggi disegnano nel cielo di Ravello un vero e proprio teatro di luci e colori, accompagnando con ritmo e armonia le emozioni degli spettatori. Gli effetti avvolgono il borgo medievale, le chiese e i giardini, creando una magia che fonde tradizione e modernità.

Come ricordava il compianto Francesco Pagano, maestro pirotecnico: “Un’immagine pirotecnica suscita emozione attraverso colori e forme ma, come la felicità, dura soltanto un istante”. Proprio in quell’istante vive la grandezza dei Fuochi di Torello, capaci di unire comunità, visitatori e tradizione in un’esperienza indimenticabile.

Exit mobile version